COMUNICATO
Documento conclusivo
del Comitato direttivo nazionale Uilm
Il Comitato direttivo nazionale Uilm si è riunito a
Roma, il 13 giugno 2002, per esaminare la situazione politico-sindacale
determinatasi nel confronto con il Governo. Il Comitato direttivo
nazionale Uilm nel riaffermare i contenuti del Documento finale della
Direzione nazionale Uil del 1° giugno 2002, ritiene che occorra anche
svolgere una serena e complessiva valutazione sul confronto sindacale
svolto in questi 12 mesi con il Governo.
Sulla Previdenza, il confronto nel merito ha prodotto per ora la
conferma dell'attuale sistema - che la Uilm intende mantenere anche nei
prossimi anni - con degli aggiustamenti che permettono - su base
volontaria - di continuare a lavorare dopo aver raggiunto i requisiti
pensionistici con la certificazione dei diritti acquisiti. Anche la
questione della decontribuzione per i neoassunti, oggetto di contenzioso
con il Governo, vede la Uil e la Uilm contrarie solo perchè, nelle
forme indicate dall'Esecutivo, si metterebbero a rischio gli equilibri
del sistema previdenziale e si penalizzerebbero i giovani lavoratori.
Ma il confronto con il Governo verte anche su altre questioni
importantissime per il mondo del lavoro, quali:
· la riforma fiscale, che deve mantenere le caratteristiche di
progressività e deve concentrare dal 2003 le riduzioni del prelievo
fiscale sui redditi medio bassi;
· la lotta al sommerso che deve affiancare a meccanismi premianti per
chi emerge, un sistema di controlli efficaci e di forti sanzioni che
riduca la convenienza di evadere;
· lo sviluppo del Mezzogiorno e quindi l'aumento dell'occupazione - in
coerenza con gli obiettivi di Lisbona - grazie a interventi
infrastrutturali che rendano quest'area d'Italia la cerniera tra
l'Europa e il Mediterraneo;
· il mercato del lavoro e quindi la discussione sulle proposte del
"libro bianco". Temi, quali il collocamento, i tempi della
giustizia del lavoro, le forme di lavoro "atipiche" e le
necessari tutele previdenziali e normative, l'estensione del sistema
degli ammortizzatori sociali, la Bilateralità e cioè la possibilità
di affidare alle Parti sociali argomenti importanti come la formazione o
il collocamento, sui quali occorre portare avanti una discussione
serrata e concreta per realizzare un sistema di tutela universale e
adeguato agli standard europeo.
C'è infine la questione posta dal Governo delle modifiche all'articolo
18. Contro queste modifiche e per ottenere lo "stralcio", il
16 aprile milioni di lavoratori hanno scioperato. Grazie al successo di
questa iniziativa, il Governo ha fermato la discussione parlamentare su
questo provvedimento e ha aperto un confronto con il Sindacato.
In proposito il Comitato direttivo nazionale Uilm conferma la netta
contrarietà a modifiche che riducano le tutele garantite dall'articolo
18, che vogliamo mantenere anche a chi entrerà in futuro nelle aziende.
Anzi, il Comitato direttivo nazionale ribadisce l'esigenza di trovare
meccanismi credibili, che tutelino sempre meglio contro il licenziamento
privo di giusta causa, quei milioni di lavoratori che sono occupati in
imprese al di fuori del campo di applicazione dell'articolo 18.
Le trattative si giudicano per il loro esito finale e per questo il
Comitato direttivo nazionale Uilm nel riconfermare la scelta della Uil
di procedere nel confronto con il Governo, invita la propria
Confederazione a svolgere fino in fondo e con determinazione il
negoziato e comunque sul merito dell'eventuale accordo dovrà
pronunciarsi il Comitato direttivo nazionale.
Il Comitato direttivo nazionale Uilm infine invita i propri iscritti,
militanti e simpatizzanti a sostenere il negoziato e giudica sbagliate
le iniziative che sono state proclamate unilateralmente dalla Cgil.
Valuteremo nel corso del confronto l'eventualità di iniziative di lotta
a sostegno della trattativa.
Roma, 13 giugno 2002
Approvato con 1 contrario e 1 astenuto
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