COMUNICATO
COMUNICATO DEL COORDINAMENTO NAZIONALE UILM FIAT AUTO
Il coordinamento nazionale Uilm delle strutture Fiat ha ribadito il
giudizio negativo sul Piano di riorganizzazione presentato da Fiat lo
scorso 9 ottobre, definendolo tardivo ed insufficiente, così come si è
dimostrato negli ultimi mesi. La crisi che vive il gruppo è di natura
industriale ed ha effetti drammatici dal punto di vista finanziario ed
occupazionale non solo tra le aziende del gruppo, ma anche tra quelle
dell'indotto collegato.
E' necessario, quindi, che il Governo si adoperi per determinare le
condizioni utili alla costituzione di un nuovo assetto societario in
Fiat Auto: l'Esecutivo deve riuscire a predisporre un'intesa congiunta
tra Fiat, partner esteri, soggetti finanziari ed industriali, nel pieno
rispetto delle direttive comunitarie. Il coordinamento nazionale Uilm
ritiene che l'azione del Governo debba puntare a salvaguardare la
presenza del settore auto nel Paese per il ruolo che esso ricopre
nell'economia italiana. In questo frangente è determinante che la guida
della casa automobilistica torinese rimanga in mani italiane.
La scarsità degli investimenti, i tagli del personale, la chiusura
di impianti prospettati nel piano di riorganizzazione della Fiat sono
inaccettabili: occorre che l'Azienda presenti un nuovo piano industriale
in grado di affrontare concretamente la crisi e capace di indicare una
prospettiva al settore dell'auto.
La Uilm nazionale, insieme a Fim e Fiom, ha definito un percorso di
mobilitazione che prevede due ore di sciopero (con assemblee nel Gruppo
Fiat, comprese le aziende terziarizzate, da effettuarsi entro il mese di
ottobre). Nel pomeriggio di domani la Uilm parteciperà al tavolo
negoziale aperto dal Governo a cui siederanno tutti gli altri soggetti
interessati dalla crisi Fiat.
Roma, 16 ottobre 2002
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