COMUNICATO
SINDACALE
FIAT FIM FIOM Uilm
Le segreterie nazionali, riunitesi il 22 e 23 ottobre
2002, confermano il giudizio negativo sul piano presentato dalla Fiat
nell'incontro con le OO.SS. del 9 ottobre u.s..
La crisi della Fiat ha una valenza nazionale, sia per
la dinamica della crisi, sia perché le soluzioni prospettate
dall'azienda sono inaccettabili e prefigurano lo smantellamento del
settore auto nel nostro paese.
Viene in questo modo aggravata la situazione di crisi
dell'intero sistema industriale, che coinvolge diversi settori
produttivi, con richiesta di riduzione degli organici e chiusura di
stabilimenti.
E' necessario un intervento diretto dello Stato che
sia finalizzato al consolidamento ed al rilancio del settore auto nel
nostro paese, quale diretta conseguenza di una scelta di politica
industriale. Tale intervento deve presupporre un impegno straordinario
dell'attuale proprietà. Su questa base le segreterie attendono dal
prossimo incontro, che il Governo si è impegnato a convocare al più
presto con l'azienda, proposte chiare di un nuovo piano industriale che
difenda gli impianti e l'occupazione attualmente esistente.
Per questi obiettivi le segreterie nazionali
proclamano 4 ore di sciopero anche con assemblee nel Gruppo Fiat da
effettuarsi entro il mese di ottobre e chiamano alla mobilitazione tutti
i metalmeccanici proclamando lo sciopero generale di 4 ore dell'intera
categoria, e di 8 ore per il Gruppo Fiat, per il prossimo 15 novembre.
Questa giornata di mobilitazione è per la difesa di un settore
fondamentale dell'economia del Paese, per la salvaguardia
dell'occupazione in solidarietà con i lavoratori del gruppo Fiat e
contro la cassa integrazione a zero ore che prefigura la chiusura degli
impianti.
Roma, 23 ottobre 2002
Le segreterie nazionali
Fim-Cisl Fiom-Cgil Uilm-Uil
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