COMUNICATO
Dichiarazione di Giovanni Contento, Segretario
nazionale della UILM
MANIFESTAZIONE DEI SINDACATI METALMECCANICI DAVANTI
L'AGENZIA SPAZIALE ITALIANA (DOMANI, ORE 10.00; ROMA, VIALE LIEGI, 26).
LE RAGIONI DELLA PROTESTA
Ancora una volta i lavoratori metalmeccanici si
ritroveranno a protestare dinnanzi la sede dell'Agenzia spaziale
italiana. L'appuntamento è fissato domani mattina alle 10.00, in viale
Liegi, 26. La mobilitazione gode del pieno appoggio della Uilm.
Il Sindacato ha già concesso quel che poteva nel progetto di
razionalizzazione delle risorse umane di Alenia Spazio: è stata
concordata con la proprietà la riduzione di personale di 400 addetti e
la metà di loro è già uscita; inoltre si è fatto ricorso alla cassa
integrazione per 600 lavoratori.
E' ora che anche l'ASI faccia la propria parte: intanto, cominciando a
svolgere il proprio ruolo.
Questo significa finalizzare le risorse della ricerca allo sviluppo
industriale, anziché indirizzare i fondi a sostegno dei soliti 'baroni'
del settore.
E' un lusso che l'ASI non si può più permettere, dato che il Governo,
con l'ultima Finanziaria, ha tagliato gli investimenti del settore
aerospaziale a livello di ricerca ed avviamento dei programmi.
L'ASI non svolge la funzione che dovrebbe compiere, cioè regolare
compiutamente il programma d'investimenti per il settore spaziale.
Per esempio non ha ancora firmato il programma Cosmo, che interessa
l'abito civile e militare, consistente in obiettivi di prevenzione
prevalentemente ambientale attraverso l'utilizzo di sei satelliti;
occorre ricordare che la mancata firma mette in discussione il futuro
industriale di Alenia Spazio.
Esiste, poi, un impedimento di natura funzionale: l'attuale Presidente
dell'ASI è anche il responsabile di un centro ricerche operante nello
stesso settore in cui agisce l'Agenzia, il CIRA di Napoli. Anche dal
punto di vista etico questa doppia funzione dovrebbe venire meno.
Ci aspettiamo, almeno, che l'ingegner Sergio Vetrella, Presidente
dell'ASI, domani si degni di ricevere le delegazioni sindacali.
Roma, 18 febbraio 2003
Ufficio Stampa Uilm
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