COMUNICATO
COMUNICATO DELLA
SEGRETERIA NAZIONALE
Nei giorni 4 e 5 marzo si sono svolti, a Roma presso la sede
di Confindustria, due sessioni del negoziato per il rinnovo del
contratto dei lavoratori metalmeccanici.
Il giorno 4 Fim, Fiom e Uilm hanno illustrato le richieste di modifica
relative al sistema di inquadramento dei lavoratori. La delegazione Uilm, in particolare, ha illustrato le ragioni di una modifica del
sistema di inquadramento, che, pur mantenendo necessariamente un forte
punto di riferimento nel contratto nazionale, consenta alla
contrattazione aziendale di definire elementi retributivi aggiuntivi,
collegati alle maggiori attività e competenze, rispetto alle
declaratorie contrattuali, che assai di frequente le imprese richiedono
ai propri dipendenti.
Il giorno 5 marzo si sono invece affrontati i temi del salario. La
delegazione Uilm ha spiegato le richieste in materia di:
1. trattamento di trasferta e istituzione della reperibilità;
2. indennità mancato premio di risultato per coloro che non sono stati
interessati dalla contrattazione aziendale;
3. aumenti dei minimi salariali.
Alle esposizioni delle richieste, è seguito un confronto sugli
andamenti dell'inflazione e delle retribuzioni nel corso di questi anni,
così come risultano dalle statistiche disponibili e sugli andamenti del
costo della vita nei prossimi anni.
In questo confronto, la Uilm ha segnalato in particolare le seguenti
questioni:
1. l'infondatezza degli attuali tassi di inflazione programmata;
2. la necessità di un recupero integrale dello scarto tra l'inflazione
programmata e quella consuntivata nel periodo 1° luglio 2001 - 31
dicembre 2002. Avendo adottato l'inflazione reale nel 1° semestre 2001,
(pochi giorni fa, tale criterio è stato adottato unitariamente per il
contratto dei ministeriali) in luogo dell'inflazione programmata, lo
scostamento per questo semestre infatti è già nei minimi vigenti;
3. che i dati sulle retribuzioni non debbano tener conto degli aumenti
dei superminimi individuali e che invece si debba trovare una soluzione
per le imprese nelle quali non si svolge la contrattazione aziendale.
La Federmeccanica, preannunciando che nella prossima riunione
risponderà compiutamente alle richieste, ha, però, anticipato delle
prime risposte sul salario. Riteniamo tali risposte sono state
assolutamente insoddisfacenti perchè Federmeccanica ribadisce di voler
negoziare gli aumenti nel solo ambito dell'inflazione programmata e
sostiene che non intende apportare modifiche contrattuali tali da
imporre costi per le imprese che non fanno contrattazione, visto che
"tanto ci pensa il mercato ...".
La delegazione Uilm critica questo atteggiamento negativo e di chiusura
della Federmeccanica nei confronti di richieste che si collocano
nell'ambito del Protocollo del 23 luglio 1993, ma ritiene di dover
svolgere una valutazione più complessiva dopo le risposte che ci
dovranno essere fornite il giorno 12 marzo.
Roma, 5 marzo 2003
rinnovo contratto n. 7
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