COMUNICATO
SINDACALE
incontro
con Federmeccanica
Nell'incontro svoltosi il 27 marzo presso la
Confindustria, la Fim e la Uilm hanno illustrato a Federmeccanica
risposte comuni sulle richieste per il rinnovo contrattuale, tenuto
conto delle prime risposte fornite lo scorso 12 marzo.
Antonino Regazzi, segretario generale Uilm, e Giorgio Caprioli,
segretario generale Fim, si sono suddivisi l'esposizione, entrambi
parlando a nome di Fim e Uilm, affermando quanto segue:
Salario: le richieste sono nell'ambito del Protocollo di luglio.
L'inflazione programmata dal governo per il 2003 e 2004 si conferma
sempre più irrealistica. Per i lavoratori che non fanno la
contrattazione di secondo livello, si può ipotizzare un "avviso
comune" delle parti verso le Confederazioni (Confindustria, Cgil,
Cisl e Uil) affinché affrontino la riforma del sistema contrattuale e
individuino un meccanismo in grado di redistribuire il reddito a chi non
ha contrattato un premio di risultato. In assenza di una riforma
efficace, a partire dal quarto anno di vigenza contrattuale, i
lavoratori devono avere una risposta economica quantificata da Fim e
Uilm in 250 euro all'anno.
Enti bilaterali: Fim e Uilm hanno apprezzato le aperture di
Federmeccanica. Ribadiscono che va istituito sia l'ente nazionale che
gli enti territoriali, con procedure di esigibilità e aventi competenze
in materia di formazione professionale e per la sicurezza, analisi del
mercato del lavoro territoriale, elaborazione di progetti di formazione
e individuazione degli enti erogatori. All'ente nazionale andranno
affidati compiti di coordinamento e supporto degli enti territoriali.
Previdenza integrativa: il Tfr dovrà essere finalizzato alla
realizzazione della previdenza integrativa alzando la soglia di
destinazione dal 40 al 50%; vanno previsti permessi per i componenti
l'assemblea di soci e un'ora all'anno di assemblea informativa e di
sensibilizzazione dei lavoratori in occasione delle campagne di
promozione; va agevolata l'adesione al fondo Cometa portando le
"finestre" per l'iscrizione dalle attuali due a quattro.
Sistema di classificazione: la proposta di Fim e Uilm vuole avviare la
riforma in modo certo e irreversibile. Va quindi introdotta da subito
una modifica della normativa contrattuale che istituisca 5 fasce in
luogo degli attuali otto livelli retributivi, costruite secondo una
logica che dia uno spazio alla contrattazione aziendale per la
remunerazione delle professionalità dei lavoratori, secondo linee guida
indicate nel ccnl. La proposta di Fim e Uilm indica anche i criteri per
la definizione delle fasce e delle professionalità.
Formazione: Fim e Uilm ribadiscono la richiesta di destinare le 250 ore
anche al conseguimento del diploma superiore, di superare il vincolo
della sovrapponibilità con l'orario di lavoro, di innalzare a 10 ore
per ogni lavoratore il monte ore annuo, portando inoltre dal 2 al 4% la
percentuale degli aventi diritto. Sia per le 150 ore che per le 250 ore,
Fim e Uilm sono disponibili a discutere con Federmeccanica l'ordine
delle priorità di motivazione per l'accesso a questi benefici
(formazione professionale, diritto allo studio, lingua, informatica,
ecc.). Occorre anche prevedere nel contratto la possibilità di
finalizzare congedi e quote di Tfr al diritto allo studio.
Contratti di lavoro atipici: Fim e Uilm concordano intendono rivedere le
norme sui contratti a tempi determinato, individuando percentuali
massime sui lavoratori in forza e prolungando l'intervallo tra un
contratto e l'altro al fine di impedirne l'abuso. Inoltre intendono
trovare le modalità per garantire anche a questi lavoratori e per
quelli con lavoro interinale il diritto all'erogazione del premio di
risultato.
Orario: Fim e Uilm, verificheranno nell'apposito Gruppo di lavoro la
disponibilità manifestata da Federmeccanica a recepire nel contratto la
legge sui congedi e ribadiscono la richiesta di ampliare la franchigia
della banca ore e di consentire ai lavoratori immigrati il cumulo di
ferie, permessi e banca ore.
Fim e Uilm hanno inoltre confermato le richieste di ampliare la
casistica delle malattie brevi ma gravi e ricorrenti da escludere dal
cosiddetto "raddoppio" e di individuare maggiori tutele per i
lavoratori con gravissime malattie. Hanno inoltre richiesto di recepire
le norme del Decreto 626/1994 nel testo contrattuale, ampliare i diritti
sindacali (strumenti informatici per le Rsu, quota delega, quota di
servizio), definire riposi compensativi per le alte professionalità che
non hanno riconosciuto il lavoro straordinario, istituire commissioni su
specificità contrattuali per comparti produttivi (a partire da quello
informatico), assistenza sanitaria integrativa.
La replica della Fiom si è invece limitata a una pura e semplice
riconferma delle rivendicazioni presentate con un atteggiamento di fatto
non negoziale.
Nell'incontro in plenaria già fissato per il 7 aprile saranno portati i
risultati conseguiti dai gruppi di lavoro fissati su:
a. trasferte, reperibilità, diritto di sciopero;
b. armonizzazioni tra leggi e contratto relativamente al D. L.vo
626/1994 e alla legge sui congedi parentali (legge 53/2000);
c. formazione e diritto allo studio.
Nel corso dello stesso incontro la Federmeccanica dovrà inoltre
illustrare nei dettagli le posizioni sui vari punti del negoziato per
tradurre le disponibilità affermate in concreti avanzamenti verso
l'obiettivo di realizzare un contratto che tuteli sempre meglio il
lavoro metalmeccanico.
Roma, 28 marzo 2003
Rinnovo contratto n. 12
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