UNIONE ITALIANA LAVORATORI METALMECCANICI

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COMUNICATO STAMPA
FIM-Uilm 

Firmata da Fim e Uilm l'ipotesi di accordo con Unionmeccanica-Confapi per il contratto dei metalmeccanici

E' stata firmata nel primo pomeriggio tra la Fim-Cisl, la Uilm-Uil e Unionmeccanica-Confapi l'ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto nazionale quadriennale dei lavoratori metalmeccanici dipendenti delle piccole e medie imprese del settore.
L'accordo raggiunto prevede un aumento salariale a regime di 90 euro medi sui minimi contrattuali, distribuiti in tre tranches: 45 euro il 1° luglio 2003, 24 euro il 1° febbraio 2004, 21 euro il 1° dicembre 2004. A questa erogazione si aggiungono 220 euro di una tantum, di cui 115 con la retribuzione di giugno e 105 a gennaio 2004.
Sul piano normativo, l'intesa prevede la riforma dell'inquadramento professionale dei lavoratori, con l'insediamento di un gruppo di lavoro paritetico che dovrà perfezionare il nuovo sistema di classificazione entro il mese di settembre del 2005. Si avvierà allora una fase di sperimentazione del nuovo sistema in 5 territori a livello nazionale, per poi implementare la riforma nell'intera categoria.
Così come nell'intesa raggiunta con Federmeccanica, viene inoltre rilanciato e potenziato il diritto allo studio e alla formazione professionale dei lavoratori, introducendo anche un "patto formativo" finalizzato ad incentivare la formazione praticata dalle imprese e al tempo stesso fidelizzare i lavoratori. E' istituito l'Ente bilaterale nazionale, prevedendo la possibilità di articolazioni territoriali. Vengono migliorate le normative sulla malattia e sulla banca delle ore e risolto il contenzioso sulla festività del 2 giugno, recuperando 8 ore di permesso retribuito all'anno. Vengono introdotti nuovi diritti per gli immigrati, sia di studio che per agevolarne il rientro periodico al paese di origine. E ancora: si ampliano le causali che danno diritto a optare per il part-time, estendendole anche ai motivi di studio; aumentano i permessi per congedi, parentali e formativi; viene implementata contrattualmente la normativa delle legge 626 su ambiente e sicurezza; si affronta in termini innovativi la problematica del telelavoro e si rilancia il ricorso all'arbitrato previsto dall'accordo Confapi, Cgil, Cisl e Uil del 20 dicembre 2000.
Un punto molto importante nell'ipotesi di intesa riguarda l'invito rivolto dalle parti alle rispettive Confederazioni ad attivare un negoziato per la riforma del Protocollo del 23 luglio '93: in assenza di tale riforma, c'è l'impegno ad affrontare, in occasione della scadenza economica biennale del 31 dicembre 2004, il problema della partecipazione di tutti i lavoratori alla distribuzione della produttività.
L'ipotesi di intesa, che interessa circa 400.000 lavoratori metalmeccanici di imprese associate a Unionmeccanica-Confapi, sarà sottoposta a modalità di consultazione analoghe a quelle definite da Fim e Uilm per l'accordo raggiunto con la Federmeccanica.

Uffici Stampa Fim e Uilm

Roma, 29 maggio 2003

 

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