UNIONE ITALIANA LAVORATORI METALMECCANICI

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COMUNICATO

Ipotesi di accordo di rinnovo del Contratto
Unionmeccanica Confapi

Premessa

 La Uilm, insieme con la Fim, ha sottoscritto con l’Unionmeccanica Confapi, l’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto nazionale dell’industria metalmeccanica perché ritiene di aver raggiunto anche su questo tavolo negoziale dei risultati importanti sia sugli aspetti economici sia su quelli normativi.

Molti dei contenuti sono uguali o analoghi a quelli contrattati con la Federmeccanica: l’incremento medio di 90 euro è un risultato significativo rispetto agli accordi che si sono firmati in altre categorie, così come sono risultati assai importanti l’aver definito un percorso certo per la modifica dell’inquadramento, l’aver reso coerente con le attuali esigenze il diritto allo studio e alla formazione professionale e la creazione di un Ente bilaterale nazionale quale strumento di partecipazione per governare in primo luogo le politiche della formazione.

La Uilm quindi ha deciso di avviare una fase di confronto con i propri iscritti e con tutti i lavoratori metalmeccanici per illustrare nel dettaglio l’ipotesi di accordo. Vogliamo garantire il diritto di tutti i lavoratori a una corretta informazione.

Per questo vogliamo chiarire fin d’ora che se, com’è normale, accetteremo critiche anche aspre, non tollereremo insulti e a maggior ragione intimidazioni e minacce: l’atto di scioperare (ma anche quello di non scioperare) è troppo importante per non essere il frutto di un consapevole convincimento sulle ragioni della protesta e sui risultati che si intendono ottenere.

I contenuti dell’accordo in sintesi

Gli aspetti salariali

L’aumento medio è di 90 euro (174.264 lire) a regime. La prima erogazione che decorre dal 1° luglio è pari al 50% dell’incremento complessivo. La seconda erogazione decorrerà dal 1° febbraio 2004 e sarà di 24 € medi. La terza erogazione (dal 1° dicembre 2004) sarà di 21 € medi.

Di seguito riportiamo gli aumenti per livello (tra parentesi i valori in lire):

Categorie

Dal 1°/7/03

Dal 1°/2/04

Dal 1°/12/04

Totale

1a

28,15  (54.506)

15,01 (29.063)

13,14 (25.443)

56,30 (109.012)

2 a

32,94  (63.781)

17,57 (34.020)

15,37 (29.760)

65,88 (127.561)

3 a

38,85  (75.224)

20,72 (40.120)

18,13 (35.105)

77,70 (150.448)

4 a

41,10  (79.581)

21,92 (42.443)

19,18 (37.138)

82,20 (159.161)

5 a

45,04  (87.210)

24,02 (46.509)

21,02 (40.700)

90,08 (174.419)

6 a

49,83  (96.484)

26,58 (51.466)

23,25 (45.018)

99,66 (192.969)

7 a

53,49 (103.571)

28,53 (55.242)

24,96 (48.329)

106,98 (207.142)

8 a

59,12 (114.472)

31,53 (61.051)

27,59 (53.422)

118,24 (228.945)

9 a

69,53 (134.629)

37,07 (71.778)

32,46 (62,851)

139,06 (269.258)

Gli aumenti corrispondono:

·        al pieno recupero dello scostamento (1,6%) tra l’inflazione programmata e quella reale del periodo 1° luglio 2001 – 31 dicembre 2002;

·        all’inflazione programmata per il periodo 2003 – 2004 (2,7%) più un’ulteriore quota pari all’1,3% che, nella sostanza, tiene conto del tasso d’inflazione “europeo” (4% nel biennio).

Si tratta di un’applicazione un po’ forzata (ma a favore dei lavoratori) delle regole del “23 luglio”, giustificata dall’irrealisticità del tasso di inflazione programmata dal Governo e dalla nostra determinazione a tutelare i salari reali.

Ovviamente, quando nel 2005 discuteremo dei prossimi aumenti, confronteremo l’inflazione effettivamente consuntivata con quella che abbiamo adottato per definire questi aumenti.

Inoltre, nel mese di giugno 2003 e nel mese di gennaio 2004 saranno corrisposte a titolo di una tantum per il periodo 1 gennaio – 30 giugno 2003 rispettivamente euro 115 (222.671 lire) e 105 (203.308 lire).

Sulla base degli incrementi concordati è stato rivalutato il valore del punto (che servirà per il prossimo rinnovo contrattuale) che a decorrere dal 1° gennaio 2005 sarà pari a 16,55 euro.

Sono stati incrementati i trattamenti di trasferta di 4 euro (7.745 lire) destinati, come da prassi, per il 70% (2,8 euro) al pernotto e per il 15% (0,6 euro) a ciascun pasto.


Gli aspetti normativi

Inquadramento unico: è stato concordato un percorso certo, che porterà all’individuazione, anche mediante una sperimentazione in 5 provincie da ottobre 2005, del nuovo schema di inquadramento articolato in fasce (che all’interno conteranno due o più livelli retributivi), con passaggio al nuovo sistema entro gennaio 2007

Diritto allo studio e alla formazione:

·        aumento dei limiti di assenza contemporanea per studio e formazione dal 2% al 3% (con riserva minima dell’1% per ciascun titolo);

·        40 ore annue (aggiuntive alle 120 non retribuite e ai permessi per gli esami) per il recupero degli ultimi due anni del diploma;

·        gli stranieri che intendano frequentare corsi di italiano potranno usufruire di 250 ore di permesso retribuito;

·        il diritto alla Formazione non è più limitato solo a materie di interesse aziendale, ma a materie attinenti l’intero settore metalmeccanico e le ore di permesso retribuito aumentano da 120 a 150 annue;

·        accesso facilitato al Part-Time per i lavoratori- studenti

·        è stata definita una norma, il cosiddetto “Patto formativo” che dovrebbe incentivare le imprese a fare formazione con l’allungamento del periodo di preavviso a carico del lavoratore se, nei 24 mesi precedenti le dimissioni, ha svolto almeno 40 ore di formazione a carico dell’azienda. E’ comunque esclusa dall’allungamento del preavviso, la formazione svolta nell’ambito dell’articolo 27 “diritto allo studio e alla formazione professionale”.

·        costituzione dell’Ente Bilaterale nazionale, che collaborerà con il Fondo PMI (costituito da Cgil, Cisl, Uil e Confapi) per i progetti formativi del settore.

Orario e congedi:

·        soluzione del contenzioso sul 2 giugno, con riconoscimento del diritto alla fruizione del PAR “monetizzato” aggiungendolo ai 6 gruppi di 8 ore a fruizione collettiva. Se non verrà fruito collettivamente, darà luogo a fruizione individuale;

·        fruizione delle ore accantonate a blocchi mensili nella Banca delle Ore già dal mese successivo (e non dall’anno successivo, come sosteneva Federmeccanica);

·        favorito il rientro nel paese d’origine degli immigrati grazie al cumulo di ferie, PAR e utilizzo Banca ore;

·        recepimento nel contratto delle normative sui congedi superando gli ostacoli alla loro effettiva fruizione e in particolare: 3 giorni annui di permesso per lutti familiari, congedo fino a un massimo di 2 anni nella vita lavorativa per gravi motivi familiari; congedi parentali (per madre o padre), congedi formativi per un massimo 11 mesi nell’arco della vota lavorativa


Straordinari: sono stati ridefiniti i limiti di straordinario comandato allineandoli a quanto previsto dal Ccnl Federmeccanica Assistal e cioè 32 ore annue per i turnisti e 40 per i non turnisti.

 

Malattia: è stato ampliato inserendo le epatiti B e C e le malattie cardiovascolari, l’elenco delle malattie brevi, ma gravi e ricorrenti, che non daranno più luogo al “raddoppio”, così come non darà luogo al “raddoppio” il ricovero in “day hospital”. Viene aumentata l’aspettativa non retribuita di 6 mesi (passando da 18 a 24 mesi), da richiedere una volta esaurito il periodo di conservazione del posto di lavoro.

Previdenza complementare:

Questo tema sarà affrontato entro la stesura del testo contrattuale per aprire una riflessione che consenta una rapida crescita delle adesioni a Fondapi.

 

Diritti sindacali

Disponibilità a dotare di un PC la RSU nelle unità produttive con almeno 350 addetti previa definizione di un protocollo di utilizzo.

Consegna del testo del contratto a tutti i neo assunti.

 

Mancata contrattazione: le Parti ribadiscono la validità del modello contrattuale definito dal Protocollo del 1993, ma ne evidenziano le carenze e in particolare quelle legate al tema della distribuzione della produttività nelle imprese che non svolgono la contrattazione aziendale. Invitano le rispettive Confederazioni a porvi rimedio e si impegnano ad affrontare nuovamente il tema se in occasione del rinnovo biennale non siano stati apportati correttivi a questa situazione.

 

Dall’ipotesi di accordo alla firma

La Uilm ha deciso con la Fim di praticare il seguente percorso:

·        Campagna di informazione sui contenuti dell’accordo con assemblee in tutti i luoghi di lavoro.

·        Referendum tra gli iscritti di Uilm e Fim sull’ipotesi di accordo.

·        Dare ai lavoratori che non sono d’accordo la possibilità di esprimere la rinuncia all’applicazione del contratto.

·        Chiedere ai lavoratori non iscritti di sostenere le Organizzazioni che hanno stipulato il contratto con una quota associativa straordinaria

Al termine di questo percorso la Uilm e la Fim sottoscriveranno definitivamente l’accordo di rinnovo.

Roma, 11 giugno 2003  


 

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