UNIONE ITALIANA LAVORATORI METALMECCANICI

Corso Trieste, 36 - 00198 Roma - Tel. 06.852.622.01 - 06.852.622.02
Fax 06.852.622.03 - E-mail uilm@uil.it

COMUNICATO

Ipotesi di accordo di rinnovo del Contratto
per le Cooperative metalmeccaniche e dell’installazione d’impianti

Premessa

La Uilm, insieme con la Fim, ha sottoscritto con AGCI – Produzione e Lavoro, ANCPL – Legacoop e Federlavoro e Servizi - Confcooperative, l’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto nazionale per le cooperative metalmeccaniche e dell’installazione d’impianti, perché ritiene di aver raggiunto anche su questo tavolo negoziale dei risultati importanti sia sugli aspetti economici sia su quelli normativi.

Molti dei contenuti sono uguali o analoghi a quelli contrattati con la Federmeccanica, l’Assistal e l’Unionmeccanica Confapi: l’incremento medio di 90 euro è un risultato significativo rispetto agli accordi che si sono firmati in altre categorie, così come sono risultati assai importanti l’aver definito un percorso certo per la modifica dell’inquadramento, l’aver reso coerente con le attuali esigenze il diritto allo studio e alla formazione professionale e la creazione di una sezione ”metalmeccanica” in seno all’Ente bilaterale nazionale costituito della Centrali cooperative e da Cgil, Cisl e Uil, quale strumento di partecipazione per governare in primo luogo le politiche della formazione. Ma vi sono, come sempre, anche “sensibilità” e “specificità cooperative”, come l’utilizzo delle 150 per il diploma e un’ora di assemblea per la formazione alla sicurezza e per la previdenza complementare.

La Uilm quindi ha deciso di avviare una fase di confronto con i propri iscritti e con tutti i lavoratori metalmeccanici per illustrare nel dettaglio l’ipotesi di accordo. Vogliamo garantire il diritto di tutti i lavoratori a una corretta informazione.

Per questo vogliamo chiarire fin d’ora che se, com’è normale, accetteremo critiche anche aspre, non tollereremo insulti e a maggior ragione intimidazioni e minacce: l’atto di scioperare (ma anche quello di non scioperare) è troppo importante per non essere il frutto di un consapevole convincimento sulle ragioni della protesta e sui risultati che si intendono ottenere.

I contenuti dell’accordo in sintesi

Gli aspetti salariali

L’aumento medio è di 90 euro (174.264 lire) a regime. La prima erogazione che decorre dal 1° luglio è pari al 50% dell’incremento complessivo. La seconda erogazione con il rimanente 50% dell’aumento decorrerà dal 1° maggio 2004.

Di seguito riportiamo gli aumenti per livello (tra parentesi i valori in lire):

Categorie

Dal 1°/7/03

Dal 1°/5/04

Totale

1a

28,15  (54.506)

28,15  (54.506)

56,30 (109.012)

2 a

32,94  (63.781)

32,94  (63.781)

65,88 (127.561)

3 a

38,85  (75.224)

38,85  (75.224)

77,70 (150.448)

4 a

41,10  (79.581)

41,10  (79.581)

82,20 (159.161)

5 a

45,04  (87.210)

45,04  (87.210)

90,08 (174.419)

6 a

49,83  (96.484)

49,83  (96.484)

99,66 (192.969)

7 a

53,49 (103.571)

53,49 (103.571)

106,98 (207.142)

8 a

59,12 (114.472)

59,12 (114.472)

118,24 (228.945)

9 a

69,53 (134.629)

69,53 (134.629)

139,06 (269.258)

Gli aumenti corrispondono:

·        al pieno recupero dello scostamento (1,6%) tra l’inflazione programmata e quella reale del periodo 1° luglio 2001 – 31 dicembre 2002;

·        all’inflazione programmata per il periodo 2003 – 2004 (2,7%) più un’ulteriore quota pari all’1,3% che, nella sostanza, tiene conto del tasso d’inflazione “europeo” (4% nel biennio).

Si tratta di un’applicazione un po’ forzata (ma a favore dei lavoratori) delle regole del “23 luglio”, giustificata dall’irrealisticità del tasso di inflazione programmata dal Governo e dalla nostra determinazione a tutelare i salari reali.

Ovviamente, quando nel 2005 discuteremo dei prossimi aumenti, confronteremo l’inflazione effettivamente consuntivata con quella che abbiamo adottato per definire questi aumenti.

Inoltre, nel mese di luglio 2003 e nel mese di gennaio 2004 saranno corrisposte a titolo di una tantum per il periodo 1 gennaio – 30 giugno 2003 rispettivamente euro 115 (222.671 lire) e 105 (203.308 lire).

Sulla base degli incrementi concordati è stato rivalutato il valore del punto (che servirà per il prossimo rinnovo contrattuale) che a decorrere dal 1° gennaio 2005 sarà pari a 16,55 euro.

Sono stati incrementati i trattamenti di trasferta di 4 euro (7.745 lire) destinati, come da prassi, per il 70% (2,8 euro) al pernotto e per il 15% (0,6 euro) a ciascun pasto.

Gli aspetti normativi

Inquadramento unico: è stato concordato un percorso certo, che porterà all’individuazione del nuovo schema di inquadramento articolato in fasce (che all’interno conteranno due o più livelli retributivi), con passaggio al nuovo sistema entro gennaio 2007

Diritto allo studio e alla formazione:

·        aumento dei limiti di assenza contemporanea per studio e formazione dal 2% al 3% (con riserva minima dell’1% per ciascun titolo);

·        diritto alle “150 ore” anche per il conseguimento del diploma di scuola superiore;

·        otto ore di formazione nel quadriennio per ciascun lavoratore destinate prioritariamente ma non esclusivamente alla conoscenza delle nuove normative sul diritto societario;

·        gli stranieri che intendano frequentare corsi di italiano potranno usufruire di 250 ore di permesso retribuito;

·        il diritto alla Formazione non è più limitato solo a materie di interesse aziendale, ma a materie attinenti l’intero settore metalmeccanico e le ore di permesso retribuito aumentano da 120 a 150 annue;

·        accesso facilitato al Part-Time per i lavoratori- studenti

·        costituzione di una sezione “metalmeccanica” in seno alll’Ente Bilaterale nazionale , che collaborerà con le strutture confederali (costituito da Cgil, Cisl, Uil e Centrali cooperative) per i progetti formativi del settore. 

Orario e congedi:

·        fruizione delle ore accantonate a blocchi mensili nella Banca delle Ore già dal mese successivo (e non dall’anno successivo, come sosteneva Federmeccanica);

·        favorito il rientro nel paese d’origine degli immigrati grazie al cumulo di ferie, PAR e utilizzo Banca ore;

·        recepimento nel contratto delle normative sui congedi superando gli ostacoli alla loro effettiva fruizione e in particolare: 3 giorni annui di permesso per lutti familiari, congedo fino a un massimo di 2 anni nella vita lavorativa per gravi motivi familiari; congedi parentali (per madre o padre), congedi formativi per un massimo 11 mesi nell’arco della vita lavorativa. 

Lavori atipici: è stata definita in una premessa all’articolo del contratto che tratta di questi istituti che prevede che queste forme contrattuali sono propedeutiche all’inserimento nella base sociale e che si svolgerà un confronto con le Rsu sulla sussistenza delle condizioni per la trasformazione a tempoindeterminato.

Malattia: è stato ampliato inserendo le epatiti B e C e le malattie cardiovascolari, l’elenco delle malattie brevi, ma gravi e ricorrenti, che non daranno più luogo al “raddoppio”, così come non darà luogo al “raddoppio” il ricovero in “day hospital”. Viene invece confermata nelle quantità l’aspettativa non retribuita di 42 mesi da richiedere una volta esaurito il periodo di conservazione del posto di lavoro.

Previdenza complementare:

Non è stato sottoscritto alcun accordo, ma c’è un testo che – com’è già avvenuto per Co.Met.A. – potrebbe essere sottoscritto da tutte le Organizzazioni sindacali e che prevede:

Aumento delle “finestre” per l’adesione da 2 a 4.

Previsione (nelle unità produttive con almeno 350 dipendenti) di una postazione per permettere ai lavoratori di consultare il sito di Cooperlavoro.

Distribuzione da parte delle aziende delle comunicazioni di Cooperlavoro, con eccezione di quelle a valore legale (raccomandate, ecc.): ciò significa risparmio per il Fondo e quindi migliori rendimenti per gli iscritti.

Permessi retribuiti per i componenti l’Assemblea.

Reperibilità: è stato introdotto questo nuovo istituto contrattuale.

Diritti sindacali

Disponibilità a dotare di un PC la RSU nelle unità produttive con almeno 350 addetti previa definizione di un protocollo di utilizzo.

Consegna del testo del contratto a tutti i neo assunti.

Dall’ipotesi di accordo alla firma

La Uilm ha deciso con la Fim di praticare – analogamente a quanto fatto per i contratti “Federmeccanica” e “Confapi” – il seguente percorso:

·        Campagna di informazione sui contenuti dell’accordo con assemblee in tutti i luoghi di lavoro.

·        Referendum tra gli iscritti di Uilm e Fim sull’ipotesi di accordo.

·        Dare ai lavoratori che non sono d’accordo la possibilità di esprimere la rinuncia all’applicazione del contratto.

·        Chiedere ai lavoratori non iscritti di sostenere le Organizzazioni che hanno stipulato il contratto con una quota associativa straordinaria

Al termine di questo percorso la Uilm e la Fim sottoscriveranno definitivamente l’accordo di rinnovo.

Roma, 11 luglio 2003  

 

torna all'homepage