UNIONE ITALIANA LAVORATORI METALMECCANICI

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COMUNICATO STAMPA

FIAT DI ARESE: LE DECISIONI DEL TRIBUNALE DI MILANO SONO INAPPLICABILI. LE PERPLESSITA' DELLA UILM.
DICHIARAZIONE DI ANTONINO REGAZZI, SEGRETARIO GENERALE DELLA UILM NAZIONALE

Le decisioni del Tribunale di Milano sul caso della Fiat di Arese ci lasciano perplessi: si tratta di un provvedimento discutibile ed inapplicabile.
Allo stato dei fatti esiste da parte nostra una profonda preoccupazione dinnanzi a questo tipo di sentenze: dove ci sta portando la Magistratura del Lavoro?
E' vero che tutto nasce da un errore formale? Infatti, nella vertenza su Arese non si è data informazione al sindacato locale ed alle Rsu di competenza, solo perché l'informativa sulla procedura non è stata sufficiente. Tuttavia, è stato informato il Sindacato nazionale e tutte le strutture interessate hanno partecipato alla discussione.
Infatti, come da prassi, ogni questione Fiat di una certa rilevanza viene trattata a livello di Gruppo e, di conseguenza, a livello nazionale.
Inoltre, la vicenda è imperniata su uno spostamento di attività all'interno del Gruppo i cui costi di produzione erano diventati insostenibili. Per queste ragioni tutti i lavoratori sono interessati ai provvedimenti di Cigs.
Quindi, sono contraddittorie le motivazioni del Tribunale milanese che attengono ai criteri di rotazione dei lavoratori quando non ne esistono più i presupposti. La ristrutturazione della Fiat è stata un processo articolato e composito che, dopo due anni dal suo inizio, non ha trovato ancora un soddisfacente epilogo.
Per quanto ci riguarda, continueremo a difendere i lavoratori dal rischio dei licenziamenti con gli strumenti a nostra disposizione, nonostante le conseguenze delle decisioni della Magistratura che potrebbero riservarci delle amare sorprese. Un esempio?
La Fiat potrebbe far ricorso a procedure di licenziamento.
Ragion per cui è necessario che tutto il Sindacato torni a svolgere il proprio ruolo, anziché delegarlo ad altri.

                                                                                                        Ufficio Stampa UILM

Roma, 28 luglio 2003


 

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