UNIONE ITALIANA LAVORATORI METALMECCANICI

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COMUNICATO STAMPA

Accordo Fiat: 2100 lavoratori in mobilità lunga, 794 in mobilità corta
ACCORDO AL MINISTERO DEL LAVORO TRA UILM, FIM, FISMIC E FIAT SU 2100 LAVORATORI DEL GRUPPO CHE ANDRANNO IN MOBILITA' LUNGA. ALTRI 794 ANDRANNO IN MOBILITA' CORTA. NELLA PRIMA DECADE DI SETTEMBRE VERRA' CONVOCATO UN TAVOLO NAZIONALE DI MONITORAGGIO SUL GRUPPO FIAT E DI TRATTATIVA SULLA VICENDA DI ARESE A CUI SIEDERANNO SINDACATO, AZIENDA E GOVERNO .

Oggi, presso il Ministero del Lavoro è stata raggiunta un'intesa per la gestione del personale in esubero tra le organizzazioni sindacali di categoria, ad eccezione della Fiom-Cgil, ed i vertici della Fiat. Sono interessati dall'accordo 2.894 lavoratori del Gruppo Fiat, di cui 2100 che andranno in mobilità lunga. La procedura, prevista dall'accordo di programma tra Azienda e Governo del 5 dicembre 2002 e aperta l'11 giugno di quest'anno, permette la mobilità lunga per ciascuno dei 2100 lavoratori che fino ad un massimo di sette anni  avrà la possibilità di arrivare all'età pensionabile. Quindi, questa procedura (che entrerà in vigore dal settantaseiesimo giorno dalla data di apertura) va a completare in tema di esuberi quanto previsto dal suddetto accordo del 5 dicembre dello scorso anno, avendo anche previsto la mobilità corta per i restanti 794 lavoratori. Per la Uilm ciò significa che, se si dovessero verificare per il Gruppo ulteriori problemi relativi a flessioni del mercato, dal 2004 si dovrà far ricorso alla Cassa integrazione ordinaria.
Nessuno degli addetti del Gruppo Fiat interessati dal provvedimento perderà il posto senza la copertura dell'indennità di mobilità, o della pensione: infatti, nell'intesa è prevista una clausola di salvaguardia, affinché nessuno degli interessati rimanga soggetto ad eventuali modifiche del sistema pensionistico.
L'accordo odierno ha evitato la gestione unilaterale della mobilità da parte della Fiat Auto ed ha scongiurato che i lavoratori con meno anzianità aziendale e minori carichi familiari venissero licenziati.
Le parti, si sono inoltre impegnate ad aprire un tavolo di monitoraggio sul Gruppo Fiat e di trattativa sindacale per la vicenda di Arese. Al tavolo siederà anche il Governo e la convocazione è prevista per la prima decade di settembre. Il Sindacato ritiene che in questa sede dovranno adottarsi le scelte di politica industriale e le strumentazioni idonee, per salvaguardare l'occupazione, affinché nessun lavoratore possa essere licenziato. Purtroppo, la sentenza del tribunale di Milano inerente la Fiat di Arese ha aggravato i problemi, anziché risolverli.
Infine, sempre a giudizio del Sindacato, l'intesa di oggi tra le parti rende necessario un confronto proprio sul Piano industriale della Fiat, presentato dall'Amministratore delegato Giuseppe Morchio, perché i lavoratori avvertono l'esigenza improrogabile di comprendere come questa programmazione affronti lo sviluppo.

                                                                                                                         Uilm Nazionale

Roma, 30 luglio 2003


 

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