COMUNICATO
SINDACALE
S’è
concluso alle 12.30 l’incontro, tenuto presso il Ministero del Welfare,
tra Governo, Sindacato e i rappresentanti della società Fiat auto.
La
Uilm esprime un giudizio positivo perché tutti lavoratori coinvolti
dalla crisi dell’azienda torinese avranno a disposizione un percorso
che li porterà alla pensione o verso il lavoro. Dall' 8 dicembre
terminerà alla Fiat il ricorso alla cassa integrazione e finirà,
dunque, lo stato di crisi.
Il
Sindacato ha chiesto al governo una soluzione ponte per agganciare 489
lavoratori di Arese, per cui si è aperta la procedura di mobilità, ad
una nuova occupazione.
La
Uilm è stata chiara con i propri interlocutori: non sarà accettata
nessuna decisione che possa porre anche un solo lavoratore, al termine
delle procedure di mobilità, fuori dal circuito professionale, o senza
un accompagnamento lungo al beneficio della pensione. La Uilm ha
invitato l’azienda torinese a non sentirsi estranea dalle
problematiche di Arese: esiste il coinvolgimento del Governo, della
Regione e degli Enti locali, ma rimane indispensabile quello della Fiat
stessa. L'apertura di
questa procedura di mobilità ha l'obiettivo di individuare, prima della
scadenza dell'8 dicembre, d'intesa col Governo, enti locali e
organizzazioni sindacali opportune soluzioni ponte per la ricollocazione
lavoratori nel comprensorio di Arese. Infatti, il Sindacato ha richiesto nuovi incontri non solo con Fiat auto per discutere
tutto il piano messo a punto dall’amministratore delegato Giuseppe
Morchio per meglio comprendere il futuro degli stabilimenti di Mirafiori
e Termini Imerese.
L'accordo
di programma, siglato tra Governo e Fiat, prevedeva intese a livello locale
-Torino, Termini Imerese e
Cassino- volte alla individuazione di ulteriori misure per il
superamento dello stato di crisi e dei suoi effetti sul fronte
occupazionale nei diversi insediamenti. Il 30 luglio scorso presso il
ministero del Lavoro e' stato definito l'accordo per la gestione della
collocazione in mobilità di 2894 dipendenti. In questo modo si
realizzerà il superamento dello stato di crisi e quindi della cigs a
zero ore alla scadenza dell'8 dicembre, ad eccezione di Arese.
Per quanto riguarda
questo stabilimento nell'ambito del piano di riorganizzazione aziendale,
il 9 dicembre scorso sono stati posti in cigs a zero ore continuativa
1000 dipendenti, quale eccedenza strutturale derivante dalla cessazione
della produzione di Multipla,Vamia e delle attività di costruzioni
sperimentali, nonché dalla ristrutturazione di alcuni enti. Per circa
380 di questi lavoratori sospesi dal lavoro e' stata definita con
l'accordo del 30 luglio una soluzione, da realizzare entro l'8 dicembre
2003, attraverso lo strumento della mobilità collegata alla pensione.
Per i lavoratori che non saranno interessati a questo strumento e che
non potranno essere riutilizzati al termine della cigs, e' previsto, ed
e' stato di recente ribadito all'interno di un protocollo di intesa tra
la Regione Lombardia e i comuni di Arese, Rho, Garbagnate, Lainate e le
organizzazioni sindacali dei lavoratori e le società proprietarie delle
aree del comprensorio di Arese acquistate con vincolo occupazionale,
l'impegno alla ricollocazione, fino ad un massimo di 550 persone,
nell'ambito delle iniziative che si realizzeranno in queste aree.
I
rappresentanti di Sindacato e Fiat auto saranno riconvocati al Ministero
del Welfare entro il prossimo 7 dicembre, mentre già dalle prossime
settimane La Uilm, insieme alle altre organizzazioni sindacali,
incontrerà la dirigenza delle società del Gruppo Fiat.
UILM NAZIONALE
Roma, 23 settembre
2003
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