COMUNICATO
Ordine del giorno della Direzione
Nazionale sull’andamento dei prezzi
Negli
ultimi mesi, molte delle cause che negli ultimi anni hanno motivato la
dinamica dei prezzi (l’introduzione dell’euro, la tendenza al rialzo
del petrolio e del dollaro, l’arresto delle politiche di
liberalizzazione e di sviluppo della concorrenza, si pensi a petrolieri
e assicurazioni) non hanno operato, anzi in qualche caso hanno
contribuito in positivo sul dato inflattivo (si pensi alla svalutazione
del dollaro rispetto all’euro). Ma la dinamica dei prezzi (specie
quella scatenata tra luglio e settembre) ha causato un carovita
insostenibile e, oltre a comprimere il reddito reale dei lavoratori,
riduce la capacità di spesa dei consumatori, condizionando
negativamente anche la dinamica dell’intera economia italiana.
C’è
quindi chi nel nostro paese sta incrementando ingiustificatamente i
prezzi danneggiando il lavoro dipendente ma alla fine la stessa economia
italiana.
Occorre
quindi – e bene hanno fatto le Confederazioni a richiederlo – aprire
un confronto con il Governo e le Parti sociali per contrastare questo
fenomeno.
La
Uilm ritiene infatti che una dinamica dei prezzi che riduce i salari
reali non sia sopportabile per il Sindacato ne utile per il Paese. In
questi mesi che ci dividono dal prossimo rinnovo contrattuale (dicembre
2004) è necessario trovare soluzioni concrete ed efficaci, in modo da
non costringere il Sindacato a abbandonare la scelta della politica dei
redditi.
Frascati, 1 ottobre 2003
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