COMUNICATO
COMUNICATO SINDACALE
FIAT AUTO
Nel corso dell’incontro odierno FIAT AUTO ha illustrato il piano di riorganizzazione e il
rilancio del Settore che già vede un netto miglioramento economico, ha
confermato investimenti per 10 miliardi di euro negli anni di piano (di
cui la metà in innovazione e ricerca & sviluppo) il lancio di 17
nuovi modelli entro il 2006, che permetteranno il rinnovo completo della
gamma prodotta per oltre l’80%, con particolare attenzione a segmenti
di mercato in crescita (monovolume, SUV, ecc.) e caratterizzando lo
stile (LANCIA e ALFA).
Per quando riguarda l’occupazione, grazie agli accordi che
hanno indirizzato verso il pensionamento con la mobilità lunga e corta
circa 3000 lavoratori, è prevista la fine dello stato di crisi entro
l’8 dicembre 2003 e la fine della Cassa Integrazione
Straordinaria.
FIM
UILM FISMIC sottolineano questi dati con soddisfazione perché in
controtendenza positiva con quanto accadeva un anno fa, allorquando era
in discussione la vita stessa dell’Azienda produttrice nazionale di
automobili. L’azienda prevede di produrre in Italia nel 2003 1.180 mila vetture, con
una previsione di produrne 1.360 mila nel 2006, inoltre l’azienda ha
indicato che a Mirafiori si produrranno 6 modelli nel 2006 di cui 2 di
gamma alta e 4 monovolumi (Multiplea, Idea, BMPV Lancia e una nuova
vettura monovolume che rappresenta una novità positiva nell’incontro
odierno); fermo restando che fino ad allora a Mirafiori si continuerà a
produrre la nuova Punto.
A
Cassino i modelli C e D (con la novità positiva che qui verrà prodotta
la New Large); a Pomigliano i modelli C e D del marchio Alfa; a Melfi i modelli del segmento B dei marchi Fiat e Lancia, a
Termini Imerese la nuova Punto e in Sevel i veicoli commerciali (nuovo
ducato).
Siamo in presenza invece di una FIAT vitale, nel settore
dell’Auto in Italia, pure permanendo le difficoltà economiche e di
mercato.
Questo processo di ristrutturazione è avvenuto senza che nessun
lavoratore sia rimasto senza protezione offerta dagli accordi sindacali,
sottoscritti dalla parte responsabile del sindacato che si è assunto
l’onere di difendere gli interessi dei lavoratori senza ideologismi.
Rimane
aperto il problema dei lavoratori di Arese per i quali abbiamo chiesto
all’azienda, enti locali e Governo una continuità di reddito.
Torino,
16 Ottobre 2003
SEGRETERIE
NAZIONALI FIM UILM FISMIC
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