UNIONE ITALIANA LAVORATORI METALMECCANICI

Corso Trieste, 36 - 00198 Roma - Tel. 06.852.622.01 - 06.852.622.02
Fax 06.852.622.03 - E-mail uilm@uil.it

COMUNICATO

COMUNICATO SINDACALE  FIM-FIOM-UILM
MARCONI COMMUNICATIONS
INTERROTTA LA TRATTATIVA

Dopo due giorni di trattativa, all'unione industriali di Caserta, nonostante che con tenacia abbiamo provato a far recedere l'azienda dalle sue posizioni intransigenti - che dicono fondate su dati oggettivi - abbiamo registrato POSTAMENTI MILLIMETRICI.

C'è una contraddizione palese fra gli annunci e la propaganda che fanno settori importanti dell'azienda verso l'esterno e verso l'interno della società e quanto ci viene prospettato al tavolo.

SIAMO AL RILANCIO O SIAMO AL PEGGIORAMENTO DELLA SITUAZIONE ITALIANA???

Se si prendono nuove commesse, anche all'estero (Sud America) - il mercato che NOI abbiamo riportato a Marconi Italia - se lo sviluppo dei nuovi prodotti - loro dicono - è baricentrato su Genova - come si spiega che Marcianise sia scarica al 50%??

Se l'SDH è un prodotto OBSOLETO, soppiantato dal SMA - sviluppato e prodotto in UK, perché a Marcianise non si attestano i nuovi prodotti?

SIAMO IN PRESENZA DI DUE VERITA'?

Quale è quella giusta?

Il Piano industriale, parte integrante dell'accordo del 7 marzo, firmato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, prevede una Marconi italiana che si regge su due poli: Genova e Marcianise.

PER NOI NON ESISTE IL RILANCIO SE UNO DEI DUE POLI VENISSE A MANCARE O AD INDEBOLIRSI. SIA CHIARO.

Siamo ovviamente interessati al rilancio ma se arriveremo ad un accordo sarà INDISPENSABILE la riconferma alla Presidenza del Consiglio dell'intero Piano industriale, anzi puntiamo al suo rafforzamento.

Non abbiamo cambiato la nostra posizione:
- No alla Cigs su Genova, Pisa, Roma e Latina;
- ricollocazione interna immediata dei 20 lavoratori dei circuiti stampati;
- diminuzione della Cigs a Marcianise con spostamenti di lavoratori fra linee di prodotto per una distribuzione degli scarichi di lavoro con maggiore solidarietà.

E' giunto il momento dopo tre incontri per quattro giorni, di far capire alla direzione italiana di Marconi ed agli inglesi, che devono cambiare rotta per evitare la collisione con il sindacato italiano e con i lavoratori italiani di Marconi.

Hanno sbagliato i calcoli se pensano di far rientrare dalla finestra quello che è uscito dalla porta (i 1.100 esuberi).

NELLA PROSSIMA SETTIMANA SI EFFETTUERANNO
2 ORE DI SCIOPERO CON ASSEMBLEE

per informare nel dettaglio tutti i lavoratori e quindi avere il loro sostegno per riprendere la trattativa con più forza.

  FIM-FIOM-UILM NAZIONALI
Iacovino-Troili-Fiorito

Roma, 27 febbraio 2004 

 

torna all'homepage