UNIONE ITALIANA LAVORATORI METALMECCANICI

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COMUNICATO

EUROSYSTEMS: DOSSIER ALL'ESAME DI BERLUSCONI E BLAIR NELL'INCONTRO ANCHE ESAME COMMESSE USA PER AGUSTA WESTLAND

GIOVANNI CONTENTO (UILM): "E' NECESSARIO UN ORGANISMO PARITETICO TRA FINMECCANICA E BAE PER STABILIRE LE SCELTE STRATEGICHE".
Ci sara' anche il dossier Eurosystems nel colloquio fra il presidente del consiglio Silvio Berlusconi e il premier britannico Tony Blair, che arrivera' in visita al capo del governo italiano giovedi' prossimo. Secondo la tabella di marcia dell'accordo tra Finmeccanica e Bae System per costituire un'alleanza nella elettronica della difesa i tempi non sarebbero maturi per l'annuncio della firma di un accordo definitivo ma e' possibile che i due capi di governo rassicurino sulla volonta' dei due gruppi di aerospazio e difesa di procedere nella trattativa, sgombrando il campo dal 'rischio Thales'. In sostanza, Italia e Gran Bretagna potrebbero garantire che il colosso francese non
rappresenta piu' una minaccia per la holding italiana controllata dal Tesoro nella trattativa con Bae Systems, come era stato invece evidenziato all'indomani del cosiddetto 'direttorio' anglo-franco-tedesco tra Blair, Jacques Chirac e Gerard Schroeder dal quale era stata esclusa l'Italia.
Un altro capitolo importante dell'alleanza tra Italia e Gran Bretagna che dovrebbe essere affrontato da Berlusconi e Blair e' quello di Agusta Westland, la joint venture paritetica
italo-inglese (Finmeccanica-Gkn), soprattutto in relazione alla commessa dell'anno che sara' assegnata in maggio dagli Stati Uniti di 23 elicotteri per il presidente George W.Bush per un
valore di 1 miliardo di dollari. Sarebbe prestigioso per il gruppo elicotteristico europeo fornire propri velivoli per gli spostamenti domestici del presidente George W.Bush (e sarebbe la
prima volta dopo l'incontrastato predominio del gruppo rivale Sikorsky) ma costituirebbe un'assicurazione di lavoro e di grande valore economico. Blair si sarebbe gia' speso presso il
presidente degli Usa a favore dell'US101 (che sarebbe prodotto e assemblato in Usa) rispetto al gruppo concorrente. L'appuntamento di giovedi' prossimo potrebbe costituire l'occasione per rassicurare l'Italia anche su questo fronte ed estendersi anche ad altre eventuali collaborazioni industriali nel campo degli addestratori militari e dell'elettronica subacquea.
Tornando ad Eurosystems, un affare da 3,5 miliardi di euro, il colloquio della settimana scorsa a Londra tra il presidente e amministratore delegato di Finmeccanica, Pier Francesco Guarguaglini e il presidente di Bae Systems, sir Richard Evans ha fugato i dubbi sull'ipotesi di un inserimento di Thales nella trattativa e ridato slancio al dialogo sulle tre joint venture di avionica (60%Finmeccanica), comando e controllo (60% Bae) e comunicazioni (70% Finmeccanica) inserite nel pre-accordo siglato nel luglio scorso. La due diligence sugli asset che verrebbero conferiti e' ancora in corso ma c'e' chi ipotizza che l'accordo possa arrivare prima del rinnovo del vertice della
holding britannica a maggio prossimo. Diversamente, il progetto dovrebbe passare all'approvazione del nuovo board. E i tempi potrebbero allungarsi ulteriormente. Comunque vada, i sindacati
restano vigili affinche' l'alleanza ovviamente non penalizzi Finmeccanica. In particolare, il segretario nazionale della Uilm Giovanni Contento pone la condizione che ''ci sia un organismo
paritetico fra Finmeccanica e Bae per decidere le scelte strategiche, che non abbia poteri limitati nel tempo, su investimenti e sviluppo delle aziende e che non depauperi le competenze tecnologiche e professionali''.

Roma, 2 marzo2004


                                                                                                             Ufficio stampa Uilm

 

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