COMUNICATO
Marconi:
intesa sulla riduzione della cassa integrazione.
Confermata la
strategicità dell’Italia nei piani del gruppo.
Ad
annunciarlo è il responsabile per le Tlc della Uilm Fabrizio
Fiorito.
L'accordo segue l'intesa sottoscritta un anno fa a Palazzo Chigi.
Un'intesa che riduce la cassa integrazione straordinaria al Gruppo Marconi in Italia è
stata raggiunta stamane all'alba, presso il ministero del Lavoro a Roma,
fra la direzione e i sindacati al termine di 15 ore di trattative. Per il prossimi due anni, a partire dal primo
aprile, la cassa integrazione verrà applicata non più per crisi e
ristrutturazione, come da un anno a questa parte, ma per
riorganizzazione, un punto questo ritenuto di grande importanza dai
sindacati insieme al riconoscimento del ruolo rilevante delle realtà
italiane. L'accordo raggiunto stamane conclude una serie di incontri fra
sindacati e direzione aziendale incominciati a fine gennaio per
verificare, prima della scadenza, il prosieguo dei provvedimenti
adottati per via della crisi dell' azienda.
“Cogliamo dei cauti segnali di ripresa - spiega
Fabrizio Fiorito - E' stata una trattativa lunga e, ad un certo punto,
ha subito un impasse di fronte al rischio che la Marconi potesse
svuotare le sue attività in Italia. E noi abbiamo chiesto precise
garanzie all'azienda”.
Le principali realtà produttive di Marconi Italia
sono quelle di Genova e Marcianise che contano, rispettivamente, 1066 e
680 dipendenti. Gli altri siti si trovano a Roma, Latina, Ivrea e Pisa.
Roma, 30 marzo 2004
Ufficio stampa Uilm
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