COMUNICATO
Merloni
Elettrodomestici
Giuliano Giannetti:
“Giudizio positivo della Uilm
sull’Azienda”
I sindacati nazionali e territoriali dei metalmeccanici hanno
preso parte a Fabriano, nel quartier generale della Merloni
Elettrodomestici,all'informativa annuale sull'azienda che, dal prossimo
gennaio, cambierà denominazione in Indesit SpA, che è il marchio più
noto tra quelli commercializzati. "Il nostro giudizio – ha detto
Giuliano Giannetti responsabile del settore della Uilm nazionale - è più
che positivo. Che l'azienda marchigiana fosse in crescita ce lo
aspettavamo ma non in questi termini. Ciò significa che è stato bene
assorbito il periodo della crisi".
''L' apertura dello stabilimento di Lipetsk - ha affermato Giannetti -
fa capire come il gruppo, il terzo a livello europeo, si stia allargando
in modo ben visibile, prendendo ormai una strada di crescita costante:
con un aumento stabile di 7%, rispetto a quella del mercato nazionale,
che è del 4%''.
Insomma, una azienda che riesce a creare sviluppo e occupazione, e non
pensa solo a incassare''.
Dalle cifre illustrate dal management ai rappresentanti sindacali si
evince che il fatturato 2003 dell'azienda è stato superiore ai tremila
milioni di euro, con un aumento del 21% rispetto al 2002, e che gli
investimenti superano i 110 milioni di euro. Il presidente Vittorio
Merloni, che ha fatto dell'innovazione il suo credo, ha destinato al
settore ricerca e sviluppo 400 persone, di cui 70 si occupano del solo
sviluppo dell'elettronica. In questo ambito si inquadra anche le 37.300
ore di formazione effettuate nell'anno con una ricaduta di sei ore e
mezzo per ogni dipendente.
La Merloni Elettrodomestici conta 19 mila dipendenti impiegati nei 18
stabilimenti sparsi per il mondo (8 in Italia), di cui 6.000 in Italia.
Lo scorso anno ha prodotto 13 milioni di pezzi, sette milioni e mezzo
dei quali in Italia. L'azienda si è infine attivata a 360 gradi per
applicare le direttive dell'Ue in materia di sostanze pericolose
presenti nel materiale elettrico ed elettronico.
Roma
, 22 aprile 2004
Ufficio Stampa Uilm
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