UNIONE ITALIANA LAVORATORI METALMECCANICI

Corso Trieste, 36 - 00198 Roma - Tel. 06.852.622.01 - 06.852.622.02
Fax 06.852.622.03 - E-mail uilm@uil.it

COMUNICATO

Antonino Regazzi è a Potenza
“La Fiom cessi le forme di lotta che sta attuando e riprenda il negoziato”.

''L' incontro di oggi tra Cgil, Cisl e Uil, non può prescindere dalla ripresa unitaria del negoziato: è quello che noi auspichiamo, se la Fiom si dissocerà da queste forme di lotta, perché c' è il rischio di ricacciare la Fiat nello stato di crisi di due anni fa e di sacrificare lo stabilimento di Melfi, il più moderno del Gruppo''. Lo ha detto stamani, a Potenza , il segretario generale della Uilm, Antonino Regazzi, a margine di una riunione del gruppo dirigente della Uilm e delle Rsu della Uilm di Basilicata. ''Non facciamo trattativa - ha aggiunto - pressati o costretti. D' altra parte, prima che cominciassero queste forme di lotta, era rinata una discussione unitaria che doveva portarci a un accordo con l' azienda. Questo non e' potuto avvenire perché la Fiom si è dissociata dal confronto. Abbiamo chiesto una ripresa delle trattative per il 4 maggio, ma le condizioni sono sempre le stesse: non si tratta unitariamente se la Fiom non si dissocia da queste forme di lotta. A partire da questa mattina cominceremo a informare i nostri delegati - ha aggiunto il segretario generale della Uilm - con i quali prenderemo delle decisioni. Prevediamo che dopo l' intesa procedurale di Roma , essendo un problema di fabbrica quello aperto con l' azienda, ci dovrà essere un accordo tra le Rsu dello stabilimento e il sindacato locale. Poi informeremo i nostri iscritti e tutti i lavoratori della situazione. Queste forme di lotta sono sbagliate perché fanno perdere lavoro e soldi ai lavoratori. I lavoratori dello stabilimento hanno le loro ragioni - ha concluso Regazzi - più volte l' abbiamo manifestato all' azienda. Sono le ragioni della doppia battuta che va superata tecnicamente. D' altra parte, per quel che mi risulta, anche la Fiat è disponibile a farlo. Gli altri problemi riguardano il recupero salariale rispetto agli altri stabilimenti del gruppo e la ricostruzione all' interno della fabbrica di una forma di cooperazione. Sono tre problemi di fondo che vanno superati. La Fiat ha le sue responsabilità - ha concluso - però bisogna che il sindacato faccia la sua parte''.

Roma , 27 aprile 2004

                                                                                                       Ufficio Stampa Uilm


 

torna all'homepage