COMUNICATO
Antonino
Regazzi è a
Potenza
:
“La Fiom cessi le forme di lotta che sta attuando e riprenda il
negoziato”.
''L'
incontro di oggi tra Cgil, Cisl e Uil, non può prescindere dalla
ripresa unitaria del negoziato:
è quello che noi auspichiamo, se la Fiom si dissocerà da queste forme
di lotta, perché c' è il rischio di ricacciare la Fiat nello stato di
crisi di due anni fa e di sacrificare lo stabilimento di Melfi, il più
moderno del Gruppo''. Lo ha detto stamani, a
Potenza
, il segretario generale della
Uilm, Antonino Regazzi, a margine di una
riunione del gruppo dirigente della Uilm e
delle Rsu della Uilm di Basilicata. ''Non
facciamo trattativa - ha aggiunto - pressati o costretti. D' altra
parte, prima che cominciassero queste forme di lotta, era rinata una
discussione unitaria che doveva portarci a un accordo con l' azienda.
Questo non e' potuto avvenire perché la Fiom si è dissociata dal
confronto. Abbiamo chiesto una ripresa delle trattative per il 4 maggio,
ma le condizioni sono sempre le stesse: non si tratta unitariamente se
la Fiom non si dissocia da queste forme di lotta. A partire da questa
mattina cominceremo a informare i nostri delegati - ha aggiunto il
segretario generale della Uilm - con i
quali prenderemo delle decisioni. Prevediamo che dopo l' intesa
procedurale di
Roma
, essendo un problema di
fabbrica quello aperto con l' azienda, ci dovrà essere un accordo tra
le Rsu dello stabilimento e il sindacato locale. Poi informeremo i
nostri iscritti e tutti i lavoratori della situazione. Queste forme di
lotta sono sbagliate perché fanno perdere lavoro e soldi ai lavoratori.
I lavoratori dello stabilimento hanno le loro ragioni - ha concluso
Regazzi - più volte l' abbiamo manifestato all' azienda. Sono le
ragioni della doppia battuta che va superata tecnicamente. D' altra
parte, per quel che mi risulta, anche la Fiat è disponibile a farlo.
Gli altri problemi riguardano il recupero salariale rispetto agli altri
stabilimenti del gruppo e la ricostruzione all' interno della fabbrica
di una forma di cooperazione. Sono tre problemi di fondo che vanno
superati. La Fiat ha le sue responsabilità - ha concluso - però
bisogna che il sindacato faccia la sua parte''.
Roma
, 27 aprile 2004
Ufficio Stampa Uilm
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