UNIONE ITALIANA LAVORATORI METALMECCANICI

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COMUNICATO

Intervista di Giovanni Contento all’Adn Kronos: “Unità con la Fiom solo se abbandona i pregiudizi”.

Per affrontare un percorso unitario la Fiom deve capire che i ragionamenti non possono essere fatti ''con il pregiudizio di chi crede di avere la verità in tasca". E' il segretario nazionale della Uilm, Giovanni Contento, a porre una sorta di 'veto' alla possibilità prospettata oggi dal leader della Fiom, Gianni Rinaldini, di avviare un percorso unitario alla luce dell'atteggiamento della Fim sul referendum a conclusione della vicenda di Melfi. ''Noi -spiega Contento- abbiamo provato da novembre fino a tutto febbraio un confronto a livello di segreterie per trovare una soluzione per rimodulare le nuove regole di comportamento al nostro interno. Ma gli incontri fatti non hanno portato a nessuna intesa sulla rimodulazione dei rapporti con i lavoratori". La Fiom ''si e' sempre presentata al tavolo pensando che le uniche posizioni giuste fossero le sue". Il referendum, spiega Contento, e' il primo nodo. Per la Uilm ''non e' uno strumento esclusivo. Noi abbiamo sempre sostenuto che e' uno strumento ma non l'unico. Se invece la Fiom pensa che sia l'unico strumento, allora deve dire che la rappresentanza sindacale non ha più valore". E si pone, di conseguenza, anche la questione del rapporto con i lavoratori. Contento si chiede: ''Gli iscritti al sindacato possono essere omologati a tutti gli altri lavoratori che non fanno parte del sindacato?''. Sorge quindi la necessità, e' la risposta, di ''trovare equilibrio". Altrimenti, aggiunge Contento, la Fiom ''deve dire che le rappresentanze sindacali non hanno più senso di essere". Se vuole sedere al tavolo, in altre parole, ''deve trovare il giusto equilibrio tra rappresentanza e rappresentatività". E poi, c'e' anche il problema della legge ad hoc, chiesta dalle tute blu della Cgil: ''La Fiom dice che c'e' bisogno di una legge. Ma a me –conclude Contento – risulta che questo succede in regimi totalitari''.

Roma, 14 maggio 2004

                                                        Ufficio Stampa Uilm

 

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