COMUNICATO
FIM-FIOM-Uilm
ERICSSON
DICE NO… ANCHE AL GOVERNO!
Si è svolto, presso il Ministero delle Attività Produttive,
l’incontro tra Fim, Fiom e Uilm nazionali, accompagnati dalle Rsu e
dalle strutture territoriali interessate e la direzione aziendale di
Ericsson e del gruppo Infotel. All’ordine del giorno la seconda fase del
progetto di riorganizzazione, che prevede lo “spezzatino” di Imt
(azienda controllata da Infotel e frutto di un’esternalizzazione da
Ericsson compiuta 18 mesi or sono) verso altre 4 aziende, secondo una
suddivisione territoriale.
La delegazione sindacale, così come fece in occasione della prima
fase, ha espresso un giudizio negativo sul progetto industriale perché
finalizzato a realizzare, anche in questo settore della costruzione e
della gestione delle reti, una forte riduzione dei prezzi e dei costi,
riducendo i livelli occupazionali e la dimensione nazionale del mercato
verso dimensioni interregionali e/o addirittura regionali. In tale ambito,
la seconda fase si caratterizza ulteriormente in modo negativo come
operazione che modifica il piano presentato “solo” un mese fa, che
mostra in modo evidente come l’operazione di trasferimento dei rami
d’attività sia in realtà un’operazione di trasferimento di persone e
non di attività (cioè di organici superiori alle attività distribuite
nel territorio), che fa strage di ogni criterio di rapporto funzionale
nella determinazione del ramo di attività che viene delineato
“spalmando” quote di organici della direzione generale nelle varie
aree territoriali.
Per queste ragioni, abbiamo richiesto la prosecuzione del confronto in
sede ministeriale estendendolo alle altre imprese interessate a questa
seconda fase e, coerentemente, il rinvio della data di attivazione del
progetto previsto per il 1° giugno prossimo.
Questa posizione è stata giudicata seria e motivata dal Ministero
delle Attività Produttive, che l’ha assunta, ma non dalla Ericsson che
ha confermato di voler procedere comunque. Nel corso dell’incontro
Ericsson è riuscita in un’azione difficile: testimoniare la totale
subordinazione strategica del gruppo Infotel, segnare un’ulteriore grave
colpo allo stato delle relazioni sindacali e, soprattutto, dare uno
schiaffo al Ministero delle Attività Produttive. Ancora una volta una
multinazionale procede facendosi beffa delle posizioni del Governo. E’
un fatto gravissimo, che finisce per togliere credibilità ad impegni
quali l’osservatorio delle esternalizzazioni Ericsson, assunti anni fa,
e che richiede una risposta adeguata da parte di tutti.
Per quanto ci riguarda continueremo a sostenere le nostre proposte
opponendoci con la mobilitazione e con tutte le iniziative possibili,
comprese quelle legali, ai disegni sbagliati di Ericsson.
Fim, Fiom, Uilm
nazionali
Roma
, 27 maggio 2004
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