COMUNICATO
Coordinamento
FIM-FIOM-UILM
ALSTOM
Le
notizie apparse nei giorni scorsi sulla stampa in merito al “
Salvataggio finanziario” promosso dal Governo Francese al gruppo ALSTOM,
dovevano trovare spazio per una maggiore informazione da parte di ALSTOM
ITALIA nell’incontro svoltosi ieri presso la Unione Industriali di
Cuneo
.
Ci siamo resi conto, invece, che i dettagli di quell’operazione e
le possibili ricadute non sono ancora patrimonio del gruppo dirigente
italiano di ALSTOM.
La cosa non riduce le nostre preoccupazioni, anzi, vogliamo, nel
proseguire il confronto, avere le necessarie informazioni per
poterci costruire una visione ampia per definire le prospettive per i
lavoratori del gruppo.
L’incontro
tra la direzione aziendale e il coordinamento sindacale è proseguito
sulla vicenda “Carrelli” e più in generale sulla situazione di ALSTOM
in Italia.
Nel corso dell’incontro,
l’amministratore delegato, ing. Gallocchio, ha illustrato i risultati
dell’anno finanziario concluso a marzo 2004, che registrano un risultato
di gestione positivo anche se giudicato dall’azienda insufficiente e
soprattutto la grande rilevanza del mercato italiano per gli ordini
acquisiti che rappresentano circa un quinto del fatturato annuo
dell’intero settore ferroviario di Alstom.Per quanto riguarda la
discussione relativa alla produzione dei carrelli, l’Azienda ha
dichiarato che il giorno 4 giugno sarà presentato al Comitato aziendale
europeo il progetto definitivo di accentramento delle produzioni. Le
conseguenze del progetto saranno poi discusse a livello di singolo paese.
Il Coordinamento
sindacale ha ribadito la propria contrarietà alla perdita della
produzione di carrelli, non solo e non tanto per l’impatto occupazionale
immediato (che potrebbe essere addirittura nullo grazie al livello degli
ordini), quanto per la perdita della capacità di costruire l’intero
treno e quindi per le ricadute a medio termine in termini di competitività
e quindi di occupazione.
Pertanto se (com’è
molto probabile) il giorno 4 giugno verrà ufficializzata la decisione di
accentrare le produzioni dei carrelli nei siti francesi e tedeschi, il
Coordinamento ha dato mandato ai Coordinatori nazionali di proclamare la
mobilitazione dei lavoratori Alstom Italia con momenti di informazione e
sensibilizzazione e richiedere un tavolo di confronto con il Governo
italiano per evitare di disperdere quel patrimonio di competenze
tecnologiche e professionali che hanno pensato, costruito e venduto in
tutto il mondo il “Pendolino”.
Roma, 1 giugno 2004
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