COMUNICATO
Contrattazione
integrativa per la provincia di
Roma
La
proposta della Uilm di
Roma
e del Lazio
Dichiarazione di Dario Turri, Segretario
generale della Uilm
La UILM
di
Roma
e Provincia proporrà a Fim e
Fiom la definizione di una piattaforma territoriale, per i lavoratori
della provincia di
Roma
, integrativa del Contratto
nazionale di lavoro. La piattaforma territoriale permetterà di ripartire la produttività prodotta, sulla base di
parametri locali, tra quei lavoratori che non hanno realizzato la
contrattazione integrativa aziendale.
La contrattazione integrativa, che teoricamente dovrebbe interessare tutte
le aziende del settore, nella precedente tornata di contrattazione nella
Provincia di
Roma
ha riguardato solamente 73
aziende su 1.200 esistenti; ciò
significa che ha interessato 22.611 lavoratori rispetto ai 40.000
complessivi. Emerge da questi dati come la contrattazione integrativa sia
limitata sostanzialmente alle aziende più grandi che, a malapena,
rappresentano quasi la metà degli addetti metalmeccanici.
Dopo la firma del Contratto collettivo nazionale di lavoro, avvenuta lo
scorso anno, la contrattazione integrativa non è decollata come il
Sindacato si aspettava, soprattutto per una condizione di difficoltà nei
settori degli appalti telefonici e dell’informatica. A tutt’oggi sono
tre gli accordi firmati che riguardano 1.600 addetti, mentre stanno per
essere presentate le piattaforme rivendicative per le vertenze nei gruppi
più grandi.
Diventa, a questo punto, necessario sviluppare un’azione rivendicativa
che metta al centro una richiesta economica compatibile con lo stato
dell’economia romana. Vale la pena sottolineare come
Roma
, pur avendo alcuni settori in
difficoltà, presenti dati economici migliori rispetto alla media
nazionale. In particolare il prodotto interno lordo del 2003 è risultato
superiore al doppio di quello
nazionale.
La Uilm di
Roma
e Provincia ritiene, quindi, che
sussistano le condizioni per una corposa richiesta economica che si
vorrebbe definire insieme alle altre Organizzazioni sindacali.
Si può ipotizzare, inoltre, l’applicazione di un ‘Ticket
restaurant’ in tutte quelle aziende che non prevedano l’uso della
mensa e che non abbiano concesso l’istituzione di questo istituto.
Per quanto riguarda la formazione professionale, la Uilm
di
Roma
e Provincia propone un sistema
di verifica dell’adempimento dell’obbligo della formazione
(apprendistato e contratti di inserimento) e la formulazione di proposte
di pacchetti di formazione, con l’utilizzo dello 0,30%, entrambi già
indicati dalla Commissione territoriale per la formazione per
favorire l’accesso alla formazione dei lavoratori delle piccole aziende.
Infine, rispetto alla sicurezza sui posti di lavoro, occorre determinare
il ruolo specifico dei rappresentanti territoriali per la sicurezza e
normarne l’attività.
Proprio a partire da questi contenuti la Uilm
di
Roma
e Provincia svilupperà
un’ampia discussione con Fim e Fiom romane per definire la giusta
rivendicazione integrativa.
Allo stesso tempo verranno individuati modi e metodi migliori per il coinvolgimento dei lavoratori
interessati, attraverso un ampio processo di consultazione democratica.
Roma, 30 giugno 2004
Ufficio Stampa Uilm
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