COMUNICATO
FIM-FIOM-Uilm nazionali
Trasparenza
e certezze sul Gruppo Finmek
Nonostante le
assicurazioni date dal Commissario Dott. Vidal e dal Direttore Generale
Dott. Biesuz all’incontro al Ministero del Lavoro il giorno 1 luglio
alle Organizzazioni Sindacali e ai rappresentanti aziendali di tutti gli
stabilimenti, circa il pagamento degli stipendi ai lavoratori e alle
lavoratrici nella data prevista dagli accordi , tale pagamento non è
ancora avvenuto.
O meglio , non sappiamo in base a quale logica, in alcuni stabilimenti è
avvenuto in altri no.
Questo atteggiamento è inaccettabile.
Siamo di fronte ad una distanza
tra cose dette e cose fatte non più sopportabile, soprattutto se questo
incide sulla condizione dei lavoratori che ormai da mesi non sanno se
percepiranno lo stipendio oppure no.
Così come ci sembra assente il ruolo del Governo, della Presidenza del
Consiglio, a cui abbiamo ripetutamente inviato richieste di incontro senza
alcuna risposta, e del Ministro delle Attività produttive.
Il Sindacato ed i lavoratori sottoscrivendo gli accordi di Cassa
Integrazione per 1000 dipendenti hanno responsabilmente fatto la loro
parte.
Tutti la stanno facendo?
L’attività produttiva rischia di fermarsi definitivamente se non viene
alimentata la produzione , se non si acquistano i componenti, se non si
paga il lavoro effettuato dai lavoratori, anzi si corre il rischio di
perdere i clienti che ancora alimentano la produzione degli stabilimenti
del Gruppo.
Questa situazione mette a rischio la stessa credibilità del Piano
Industriale contenuto negli accordi sindacali.
Ci si dice che c’è un problema finanziario perché Banca Intesa non
delibera e quindi non ci sono le risorse per riavviare l’attività
produttiva.
Il fantasma di Banca Intesa aleggia in questa vertenza dal mese di
gennaio.
Quali sono i problemi?
Anche su questo c’è bisogno di chiarezza e di certezze perché sono in gioco oltre 3200 posti di lavoro.
Fim Fiom Uilm Nazionali richiedono un
urgentissimo intervento della Presidenza del Consiglio, del Ministro delle
Attività Produttive su questa vertenza, importante e strategica per la
filiera italiana delle telecomunicazioni, per avere un quadro chiaro della
situazione per dare un indirizzo alla gestione commissariale coerente con
il Piano Industriale per sciogliere i nodi finanziari e chiarire il ruolo
delle banche in questa vicenda.
Fim Fiom Uilm confermano lo stato di
agitazione e proclamano 3 ore di sciopero per
lunedì 19 luglio con l’effettuazione di presidi presso le Prefetture
per sollecitare la convocazione degli incontri richiesti alla Presidenza
del Consiglio e al Ministro delle Attività Produttive.
Fim Fiom Uilm
Nazionali
Roma
, 15 luglio 2004
|
|