DOCUMENTO
Uilm
nazionale
Documento della
Direzione nazionale Uilm
Chianciano, 14 - 15 settembre 2004
L'ormai prossimo confronto
per il rinnovo del biennio economico del contratto dei metalmeccanici, si
colloca in una nuova fase politico-sindacale inaugurata dal cambio alla
guida della Confindustria; nonostante questo contesto, nella continuità
con la conclusione positiva del precedente contratto, si ripropone la
necessità di un dialogo costruttivo tra Fim, Fiom e Uilm.
Come nella fase preparatoria
delle richieste sindacali per il rinnovo del contratto nell'autunno del
2002, la Uilm ritiene obiettivo importante
per le lavoratrici e i lavoratori metalmeccanici la definizione di
richieste unitarie e condivise. Allora non fu possibile perché la Fiom
decise di presentare una propria piattaforma.
Oggi registriamo una maggiore
predisposizione "a ragionare da sindacalisti". Vi sono forse le
condizioni per un confronto tra le Organizzazioni sindacali di categoria
sostanzialmente migliori rispetto all'autunno di due anni fa. Tuttavia, lo
stato di confusione con cui si è aperto il confronto tra il Sindacato
confederale e la Confindustria, pone alla categoria dei metalmeccanici la
necessità di agire con convinzione e chiarezza.
La Direzione pertanto impegna
la Segreteria nazionale a discutere, con Fim e Fiom nell'ambito della
linea definita nella Conferenza d'Organizzazione con l'obiettivo di
realizzare una piattaforma unitaria e a riferire sull'andamento di tale
confronto agli organismi dell'Organizzazione a partire dal prossimo
Comitato Direttivo nazionale che verrà convocato entro la prima metà di
ottobre.
Il confronto con le
Controparti datoriali si preannuncia difficile proprio a causa delle
ambiguità che emergono dalle posizioni espresse: da un lato infatti pare
comprendano l'esigenza di tutelare i salari per il rilancio dello sviluppo
economico, dall'altro rifiutano a priori il confronto sulla contrattazione
territoriale per quelle imprese che non fanno la contrattazione aziendale,
sottraendosi così al tema della redistribuzione dei redditi.
La Uilm
s'è adoperata perché i futuri rinnovi dei contratti collettivi nazionali
di lavoro si svolgessero in un nuovo quadro di riforma del sistema
contrattuale che allo stato dei fatti pare non trovare interesse tra i
contraenti in campo. La Uilm insisterà
perché ciò avvenga, ma nel frattempo avanzerà rivendicazioni tali da
garantire la reale copertura dagli effetti inflattivi delle retribuzioni e
la ripartizione della produttività realizzata in azienda per coloro che
sono esclusi dal secondo livello di contrattazione.
In questi anni, infatti, la
contrattazione svolta in azienda, pur con risultati importanti e
significativi, ha interessato solo una parte dei lavoratori metalmeccanici
e i tentativi, politicamente rilevanti di discutere di contrattazione
territoriale, si sono scontrati fino a oggi con posizioni di netta
chiusura delle controparti.
La Direzione nazionale Uilm
(nella generale consapevolezza della necessità, per i lavoratori ma anche
per l'intero sistema economico italiano, di chiudere la fase della
politica mirata al mero contenimento dell'inflazione e di avviare una
nuova necessaria politica di sviluppo dell'economia caratterizzata da
aumenti salariali e comunque incrementi della capacità di spesa delle
famiglie dei lavoratori dipendenti) ritiene giusta e opportuna la proposta
della Uil di detassare i futuri aumenti salariali. Questo anche per
evitare che le limitate riduzioni fiscali annunciati dal governo vadano a
premiare ulteriormente l'evasione fiscale e gli alti redditi. La Uilm,
convinta della giustezza e della importanza di questa proposta, la
sottoporrà con determinazione al dibattito dell'intera categoria.
Per quanto riguarda il
percorso di informazione e consultazione dei lavoratori sull'andamento e
sulle conclusioni del negoziato, la Direzione nazionale dà mandato alla
Segreteria nazionale Uilm di proporre a Fim e
Fiom una consultazione di mandato vincolante per tutti i lavoratori da
attivarsi unitariamente.
Sulla base degli
approfondimenti finora svolti, la Direzione nazionale della Uilm
ha valutato anche gli altri e pur utili strumenti di cui s'è discusso in
questi mesi come la definizione della rappresentatività sulla base dei
voti per le elezioni delle Rsu e sul numero degli iscritti (il modello
"pubblico impiego"), o come l'elezione ad hoc di un'assemblea
che valuti lo stato e la conclusione del negoziato. La Direzione nazionale
ritiene che questi strumenti non garantiscano equamente la partecipazione
delle Organizzazioni sindacali e dei lavoratori al processo decisionale.
La Direzione nazionale Uilm
reputa, infine, utile e opportuno, ridefinire le regole della
rappresentanza e della rappresentatività tra Fim, Fiom ed Uilm.
In questo quadro le nuove regole per le elezioni delle Rsu dovranno essere
concepite su base proporzionale e garantire la rappresentanza degli
iscritti.
Chianciano, 15 settembre 2004
Approvato all'unanimità
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