COMUNICATO
STAMPA
Uilm
nazionale
“SU FINMEK
L’AMMINISTRATORE BIASUZ E’ STATO SCORRETTO.
HA COMUNICATO AGLI AMMINISTRATORI LOCALI LA CHIUSURA DELLO STABILIMENTO DI
SULMONA. HA VIOLATO ACCORDI SOTTOSCRITTI. URGENTE L’INCONTRO CON MARZANO,
PERCHE’ IL SITO NON CHIUDA”
Dichiarazione di Fabrizio Fiorito, responsabile per la Uilm
nazionale del settore delle Telecomunicazioni
“Dichiarazioni inaccettabili che propongono una grave ed imprevista
novità”.
Così Fabrizio Fiorito, responsabile della Uilm
nazionale per il settore delle TLC liquida le affermazioni di Giuseppe
Biasuz, Amministratore generale del gruppo Finmek.
Nella serata di ieri, proprio lui aveva annunciato che l’Azienda avrebbe
chiuso lo stabilimento di Sulmona: secondo l’amministratore, nominato
dal Governo, la decisione sarebbe contenuta nel Piano industriale che la
Finmek presenterà all’Esecutivo il prossimo 5 novembre. La dismissione
in questione dovrebbe realizzarsi, a detta del vertice aziendale, tra il
2005 ed il 2007.
“Nell’accordo dello scorso maggio- ricorda Fiorito indignato- siglato
proprio a Palazzo Chigi, non era prevista la chiusura di alcun sito. In
particolare, per quello di Sulmona l’Azienda si impegnava ad
incrementare le attività produttive e ad investire in ricerca e sviluppo.
Insomma, la missione industriale dello stabilimento era più che
salvaguardata rispetto alla produzione esistente fino ad oggi”.
Ma c’è di più. “Se quel che afferma Biasuz è vero- sottolinea il
sindacalista della Uilm nazionale- siamo
dinnanzi ad una gestione commissariale irresponsabile, considerando che il
mancato pagamento degli stipendi ai lavoratori è ingiustificato rispetto
alla liquidità esistente in cassa”.
Conclude Fiorito: “Il Sindacato è pronto a chiedere di anticipare
l’incontro già fissato al ministero delle Attività Produttive e
previsto per il prossimo 25 ottobre. In questa sede richiameremo il
ministro Antonio Marzano ad una gestione più consona del commissariamento
nel rispetto degli accordi sottoscritti”.
Roma, 15 ottobre 2004
Ufficio Stampa Uilm
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