COMUNICATO
SINDACALE
FIM-FIOM-Uilm nazionali
THYSSEN
KRUPP
Le Segreterie nazionali di Fim, Fiom, Uilm
esprimono tutta la loro condanna per la gravissima decisione della
ThyssenKrupp di rimettere in discussione l'accordo sul futuro delle
Acciaierie di Terni.
Il 18 febbraio, presso la Presidenza del Consiglio, fu sottoscritto un
accordo nel quale la proprietà si impegnava a garantire la continuità
produttiva dello stabilimento con tutte le sue produzioni, compresa quella
del lamierino magnetico. Il 17 giugno, presso il Ministero delle Attività
Produttive, ci è stato presentato il Piano industriale all'interno di un
Piano quadriennale 2005-2008, coerente con quell'accordo. Invece la
Multinazionale tedesca ha sostanzialmente disatteso gli impegni ed ora ha
ufficialmente annunciato che non intende più mantenerli.
Quello avvenuto è un fatto gravissimo, prima di tutto perché con i
tagli produttivi annunciati allo stabilimento di Terni se ne mette in
discussione il futuro occupazionale e si priva il Paese di produzione di
valore strategico. Questo nel momento nel quale la domanda di prodotti
siderurgici di alta qualità è fortissima in Italia e in tutto il Mondo.
Ma di particolare gravità è anche il fatto che un accordo sottoscritto
presso la Presidenza del Consiglio, con l'impegno formale del governo,
venga semplicemente considerato carta straccia.
La decisione della ThyssenKrupp mette in discussione, oltre che il
futuro dello stabilimento di Terni, anche la stessa credibilità delle
Istituzioni e delle decisioni di politica industriale del Paese. In questo
contesto è gravissimo che il Governo, invece di far sentire la sua voce
per far rispettare quanto da esso sottoscritto, abbia subito le decisioni
della Multinazionale tedesca, arrivando persino a rinviare gli incontri di
attuazione degli accordi.
A tutto questo è necessario reagire. Le segreterie nazionali di Fim,
Fiom, Uilm chiedono l'integrale rispetto
delle intese sottoscritte e la convocazione immediata del Tavolo di
Palazzo Chigi, per realizzare tale obiettivo.
Le Segreterie nazionali Fim, Fiom, Uilm
esprimono totale appoggio alle decisioni di lotta che vengono assunte a
Terni per rivendicare il rispetto degli accordi.
Le Segreterie nazionali di Fim, Fiom, Uilm
chiedono la mobilitazione delle Istituzioni, a partire da quelle
dell'Umbria, delle forze politiche e dell'opinione pubblica, per
pretendere il rispetto degli accordi, la difesa e lo sviluppo dello
stabilimento di Terni, la salvaguardia di produzioni strategiche per
l'economia del Paese.
SEGRETERIE NAZIONALI
FIM, FIOM, UILM
Roma, 2 dicembre 2004
|
|