COMUNICATO
SINDACALE / STAMPA
Fim-Fiom-Uilm nazionali
"LA NUOVA ELSAG"
Si è tenuto nei giorni scorsi - come richiesto dalle segreterie
nazionali FIM FIOM UILM - l'incontro con ELSAG SPA, avente per oggetto le
linee strategiche e le scelte industriali di ELSAG SPA stessa e delle
controllate (comprese le realtà della "Security" di Selenia
Communications in via di acquisizione), le prospettive di mercato e i
programmi, gli assetti occupazionali.
L'Azienda era rappresentata dal nuovo Amministratore Delegato Ing.
Zanni, dagli ingegneri Gualdaroni e Chierici, dal Dott. Rogari; la
delegazione sindacale, ampia, era aperta alle RSU e alle strutture
sindacali territoriali di tutte le realtà ELSAG. Da parte dell'Azienda è
stato innanzitutto ribadito che le scelte di rifocalizzare il "core
business" di ELSAG - baricentrandolo maggiormente sulle attività
dell'automazione, della sicurezza e della difesa - hanno consentito di
rimuovere la stessa dalla situazione di "limbo", nella quale era
stata di fatto tenuta in questi anni e di collocarla sotto la filiera
"elettronica per la difesa e sicurezza".
La "nuova ELSAG" (che per il momento manterrà la
configurazione su più società, con controllante e controllate), si
articola su 11 divisioni, presenti in 30 provincie d'Italia: dalla
logistica e servizi per la difesa alla sicurezza, dall'automazione alle
soluzioni I.T., dal software (ingresso S.S.I. di Taranto) alla gestione
paghe, etc..
Ciascuna divisione avrà un responsabile, sarà un centro di costo e
godrà di autonomia gestionale; le divisioni "civili", una volta
messe in sicurezza, cioè riequilibrate dal punto di vista dell'efficienza
e della economicità, dovrebbero essere interessate - a detta dell'Azienda
- da processi di cessione, alleanza, etc., salvaguardandone i livelli
occupazionali.
Su questo punto, le OO.SS hanno ribadito l'interesse al rilancio di tali
realtà, ma contrarietà alla loro cessione/dismissione da parte di
Finmeccanica.
ELSAG nel suo complesso, una volta terminate le acquisizioni, si
attesterà su un organico di circa 3300 unità, di cui un migliaio
concentrati nell'area dell'automazione, poco meno di 500 nella "Security",
un centinaio inizialmente nella logistica per la difesa. Nelle altre
filiere vengono confermati gli attuali assetti occupazionali.
A proposito di organici, la delegazione sindacale ha espresso con forza la
impercorribilità di tentativi aziendali miranti a mettere in discussione
l'occupazione in aree specifiche (ELSAG STI di Roma, dove è stata
dichiarata la cessazione dell'attività produttiva), proprio mentre - a
livello di gruppo - si prevede l'implementazione degli organici.
Ciò è inaccettabile, debbono essere ricercate soluzioni alternative e
adeguate strumentazione capaci di tutelare l'occupazione.
Il gruppo ELSAG - il cui budget prevede 500 milioni di euro di
fatturato nel 2005, interessanti valori del margine industriale e un
significativo incremento del portafoglio ordini - investirà oltre 10
milioni di euro in ricerca e sviluppo sempre nel corso del 2005.
Stante le previsioni di mercato, l'Azienda confida di poter triplicare
i volumi nell'area della difesa e di quadruplicarli nel settore "Security
", mentre per quanto riguarda il comparto I.T., questi dovrebbero
rimanere sostanzialmente stabili.
La delegazione sindacale, al di là dei pure significativi dati
"macro" forniti dall'Azienda, ha poi richiesto che venisse
illustrato il piano industriale che sottende la "nuova ELSAG",
vera cartina di tornasole per poter comprendere la società e la coerenza
delle azioni aziendali per portare a un reale rilancio della stessa.
La Direzione ha replicato che ad oggi non esiste un piano industriale
compiuto; entro giugno sarà presentato e discusso con l'azionista
Finmeccanica il piano strategico e successivamente il piano industriale
elaborato potrà essere oggetto di confronto con le parti.
La delegazione sindacale ha preso atto di tale disponibilità al
confronto - seppure denunciando i tempi lunghi per la predisposizione del
piano - affermando altresì che un giudizio compiuto sarà dato solo
successivamente alla presentazione del piano stesso.
Le organizzazioni sindacali hanno poi evidenziato la necessità di
formalizzare la costituzione di un coordinamento sindacale di gruppo,
adeguatamente dimensionato in rapporto alle varie realtà presenti nel
gruppo stesso.
Tale organismo sindacale dovrà garantire - in una fase delicata quale
quella che sta caratterizzando oggi il gruppo ELSAG - una gestione
puntuale e precisa delle problematiche che ne potranno conseguire e, più
in generale, rappresentare al meglio gli interessi dei lavoratori.
FIM - FIOM - UILM Nazionali
Roma, 31 marzo 2005
|
|