UNIONE ITALIANA LAVORATORI METALMECCANICI

Corso Trieste, 36 - 00198 Roma - Tel. 06.852.622.01 - 06.852.622.02
Fax 06.852.622.03 - E-mail uilm@uil.it

COMUNICATO  STAMPA
Fim-Fiom-Uilm nazionali

Electrolux
Fim, Fiom, Uilm: venerdì 13 maggio sciopero nazionale e corteo a Pordenone

Per venerdì 13 maggio è stato proclamato lo sciopero nazionale di 8 ore in tutti gli stabilimenti italiani del gruppo Electrolux Zanussi. In tale occasione, una manifestazione nazionale dei lavoratori del Gruppo si svolgerà a Pordenone, sede della Direzione di Electrolux Italia.
L'iniziativa di lotta è stata assunta dai sindacati dei metalmeccanici Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil a sostegno delle rivendicazioni relative alla vertenza in atto nel Gruppo.
"In queste settimane - spiegano i sindacati in una loro nota - l'Electrolux Zanussi ha annunciato tagli alle produzioni in Italia che coinvolgono circa 400 lavoratori, a rischio di licenziamento, negli stabilimenti di Firenze e di Parabiago (Milano)."
Queste, proseguono i sindacati, "sono le prime pesanti, quanto inaccettabili conseguenze di un processo che va sotto il nome di delocalizzazioni produttive e che la multinazionale persegue attraverso lo spostamento di alcune produzioni di elettrodomestici nei paesi dell'Est Europa (Polonia, Ungheria, Russia)".
"Le scelte di Electrolux - affermano Fim, Fiom, Uilm - non sono dovute né al mercato, né alla produttività degli stabilimenti italiani, che resta la più elevata in Europa, ma alla pura ricerca di alti profitti."
"Non è accettabile - sostengono quindi i sindacati - che il notevole patrimonio industriale e tecnologico degli stabilimenti italiani, e l'occupazione di migliaia di lavoratori fra dipendenti della multinazionale e delle aziende dell'indotto, vengano messi a rischio dalle logiche puramente finanziarie di questa multinazionale." "Fim, Fiom, Uilm - prosegue la nota - insieme ai lavoratori ed ai sindacati metalmeccanici degli altri paesi Europei, stanno cercando di opporsi a questa logica e di dire no alla chiusura degli stabilimenti e no ai licenziamenti."
Ed ecco le rivendicazioni sindacali: "Chiediamo l'immediata apertura di un tavolo di trattativa con l'Azienda per discutere delle scelte strategiche della multinazionale e concordare un piano industriale capace di garantire il mantenimento e la riqualificazione industriale degli stabilimenti italiani attraverso investimenti, escludendo chiusure di siti produttivi e licenziamenti in Italia e in Europa". Inoltre, i sindacati sostengono "la necessità di rinnovare l'accordo integrativo di Gruppo scaduto da oltre 15 mesi per ottenere certezze, a partire dal consolidamento dei siti produttivi e dell'occupazione, oltre che delle condizioni di lavoro, riaffermando la necessità di un forte sistema di relazioni sindacali".
Per quanto riguarda la manifestazione nazionale di venerdì 13, è previsto un concentramento a largo San Giovanni, a partire dalle ore 9.30. Da qui, intorno alle ore 10.00, partirà un corteo che raggiungerà piazza San Marco. Qui, davanti al Municipio di Pordenone, di svolgerà il comizio che, a nome dei tre sindacati, sarà concluso da Gianni Rinaldini, segretario generale della Fiom-Cgil.

Uffici Stampa Fim, Fiom, Uilm
Roma, 11 maggio 2005

 

 

torna all'homepage