COMUNICATO
SINDACALE
Fim-Fiom-Uilm nazionali
PROCEDURE AFFITTI RAMI D'AZIENDA GRUPPO INFOTEL
Giovedì 26 maggio 2005 sì è tenuto il primo
incontro di procedura per il fitto di ramo d'azienda, che il gruppo
Infotel ha fatto di tutte le società. A tale incontro, oltre al gruppo
Infotel cedente, erano presenti le società affittanti Site (1.400
dipendenti) e Alpitel (600 dipendenti), le Organizzazioni sindacali
nazionali e territoriali di Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil e le
Rappresentanze dei lavoratori (Rsu).
LA PROPRIETA'
Le società affittanti hanno dichiarato:
- che la situazione rimane difficile e che la
situazione del gruppo Infotel è pre- fallimentare.
- che l'impegno all'affitto dei diversi rami d'azienda è dovuto alla
presenza di contratti interessanti.
- che hanno con Ericsson dei contratti che garantiscono un valore di
lavoro per i prossimi 3 anni di 98 milioni di euro
- che sono intenzionati a sviluppare ulteriormente verso altri clienti le
capacità operative delle società
- che intendono presentare un piano industriale dettagliato di rilancio e
riorganizzazione entro settembre.
e sull'occupazione hanno fornito dei primi dati:
- i 94 lavoratori I.M.T. andranno 46 in Alpitel, 22 in
Site e 26 nella nuova società Cemet;
- i 101 lavoratori Cemetel andranno tutti nella nuova società Cemet;
- i 237 lavoratori Infotel Italia andranno 45 in Cemet, 192 nella nuova
società Infotel;
- i 22 lavoratori Intelit andranno nella nuova società Infotel;
Nessuna garanzia è stata data sugli 87 lavoratori
atipici, se non il rispetto dei contratti in essere, fino alla scadenza.
Le due nuove società Infotel e Cemet sono costituite con un capitale al
50% Site e 50% Alpitel.
Le società Alpitel e Site hanno ribadito l'intenzione di rispettare i
tempi della procedura che scadono il 13 di giugno.
IL SINDACATO
1 - Abbiamo ritenuto insufficiente e poco dettagliata l'informativa
(dovuta da legge) delle società affittanti, e chiesto un nuovo incontro
di approfondimento su tutta la materia. L'Incontro è previsto per il
giorno 8 di giugno.
2 - Abbiamo dichiarato durante l'incontro che
chiederemo immediatamente la convocazione di un tavolo istituzionale
presso il Ministero delle Attività Produttive per verificare, anche alla
presenza di Ericsson, che non può sfuggire dalle proprie responsabilità,
la congruità dei volumi in rapporto con l'occupazione, visto che le
quantità annunciate di lavoro trasferite alle società affittanti
sembrano insufficienti; e inoltre è utile tenere aperto il tavolo per un
confronto sul piano industriale e le relative garanzie occupazionali. In
questo quadro è forte la preoccupazione in particolare per la prospettiva
della nuova società Cemet.
3 - Riteniamo indispensabile mantenere alta la
mobilitazione dei lavoratori, anche con iniziative da valutare in
relazione all'evoluzione dell'attuale confronto di procedura, sia sul
piano industriale, sia sulle garanzie di continuità operativa e
occupazionale dell'insieme delle società.
4 - Fino alla presentazione del piano industriale
chiediamo che nessuna modifica sia fatta rispetto alle attuali condizioni
applicate ai lavoratori, fatto salvo l'affitto del ramo d'azienda.
5 - Rimane prioritario la ricerca di una positiva
soluzione occupazionale per tutti i lavoratori compresi gli 87 contratti
atipici presenti nella società.
6 - Per quanto riguarda il versante economico si sono
verificate interpretazioni non condivise degli effetti dell'art. 2112 del
codice civile, che verificheremo attentamente sul piano normativo e
giuridico. Altrettanto faremo sul TFR
FIM, FIOM, UILM NAZIONALI
Roma, 31 maggio 2005
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