UNIONE ITALIANA LAVORATORI METALMECCANICI

Corso Trieste, 36 - 00198 Roma - Tel. 06.852.622.01 - 06.852.622.02
Fax 06.852.622.03 - E-mail uilm@uil.it

COMUNICATO STAMPA
Uilm nazionale

Gruppo Alcoa- Oggi Fim, Fiom e Uilm hanno incontrato i vertici del ministero delle Attività produttive

Dichiarazione di Mario Ghini, responsabile di settore della Uilm nazionale:

"Il gruppo continuerà a produrre in Italia. Abbiamo lanciato un grido d'allarme per lo stabilimento di Ferrara. La multinazionale dell'alluminio ha ottenuto i benefici dell'energia a basso costo per tutti i suoi siti sul territorio nazionale. Però, sta spostando le produzioni, previste nella sede di Ferrara, da altre parti. Se in Emilia Romagna vogliono chiudere, faremo in modo che non accada".

Roma- "Oggi i vertici del ministero delle Attività produttive hanno assicurato che per il gruppo Alcoa non ci sono problemi: anche in sede comunitaria il decreto che garantisce energia a basso costo ha avuto via libera. In pratica, la multinazionale operante nel campo dell'alluminio godrà di tariffe agevolate sui consumi energetici per i prossimi cinque anni".
E' quanto dichiarato da Mario Ghini, responsabile nazionale per l'alluminio e la siderurgia della Uilm all'uscita del dicastero in via Veneto: in questa sede, Fim, Fiom e Uilm hanno incontrato il capo di gabinetto del ministro Scajola, dottor Paolo Ruta, che a nome dell'esecutivo ha fornito le più ampie rassicurazioni sul destino degli stabilimenti dell'Alcoa in Italia. "Purtroppo - ha ribadito Ghini- continuano ad esserci delle difficoltà per il sito di Ferrara, dove la preoccupazione sul futuro produttivo ed occupazionale è altissima.
Al governo abbiamo chiesto un intervento sulla multinazionale, proprio dopo i vantaggi che ha ottenuto dal decreto sui costi energetici. A Ferrara, dove si producono ruote per importanti case automobilistiche, le commesse sono state bloccate dall'Alcoa stessa e le produzioni trasferite in altri stabilimenti del gruppo; inoltre, le due settimane di cassa integrazione, previste per giugno, sono state fatte slittare a fine luglio. Per il sindacato è un segnale chiaro: temiamo la chiusura!".
Conclude Ghini: "In sede ministeriale siamo stati chiari: lo stabilimento di Ferrara non deve chiudere e all'azienda su questo tema non faremo sconti. Abbiamo già chiesto un incontro urgente al dottor Kramer, presidente della multinazionale. Intanto, anche il governo faccia la sua parte".

Roma, 7 giugno 2005

Ufficio stampa Uilm

 

 

 

torna all'homepage