UNIONE ITALIANA LAVORATORI METALMECCANICI

Corso Trieste, 36 - 00198 Roma - Tel. 06.852.622.01 - 06.852.622.02
Fax 06.852.622.03 - E-mail uilm@uil.it

COMUNICATO SINDACALE 
Fim-Fiom-Uilm nazionali

FITTO RAMO D'AZIENDA GRUPPO INFOTEL

La situazione dei lavoratori del fitto di ramo d'azienda del Gruppo Infotel, confluiti nelle società Cemet, Infotel S.p.a., Site, Alpitel, rimane fortemente confusa.
Il passaggio nelle nuove aziende avvenuto a metà giugno non ha ancora prodotto la ripresa della gestione operativa. Ci sono problemi sia d'ordine pratico, come l'impossibilità di rispondere alle richieste d'intervento sui lavori, sia sul piano burocratico amministrativo, giacché non a tutti i lavoratori sono state consegnate o inviate le comunicazioni dell'avvenuto passaggio nelle nuove società. Non mancano pretese inaccettabili quali chiedere ai lavoratori di recarsi in trasferta a spese proprie o situazioni d'assoluta inattività lavorativa.
Si rende quindi urgente avviare un confronto su carichi di lavoro e prospettive occupazionali, così come è necessario affrontare la questione delle normative da applicare in particolare nelle società con contratti integrativi in scadenza.
Sul fronte Infotel Gruppo c'è assoluto silenzio per quanto riguarda l'ipotesi di trasferire al lavoratore interessato, previa conciliazione, il TFR; proposta più volte avanzata dalla proprietà e tuttora non esclusa, ma sulla quale non arriva nessuna indicazione, né sul come né sul quando chiudere questo punto. Tenuto conto che i tempi per un trasferimento delle competenze alle altre società non sono infiniti e che le proprietà delle nuove società poco sanno di quanto sta accadendo attorno al problema del TFR, riteniamo necessario un chiarimento immediato.
Sul versante istituzionale Ericsson continua a rifiutare di aderire alla richiesta informale del Ministero delle Attività Produttive di presentarsi al tavolo ministeriale per un confronto con tutte le parti al fine di confermare le garanzie legate ai carichi di lavoro trasferiti ai fitti di ramo d'azienda.
Tale rifiuto è irrispettoso nei riguardi delle istituzioni e oltretutto viola gli impegni sottoscritti nel passato presso lo stesso Ministero, rispetto alle tutele dei lavoratori esternalizzati da Ericsson e ora passati nei fitti di ramo d'azienda.
Stante il complicarsi della situazione, Fim Fiom Uilm nazionali, formalizzeranno una richiesta d'incontro a tutti i soggetti coinvolti nel fitto di ramo d'azienda; inoltre nella prossima settimana, qualora la situazione non si risolva, sarà valutato l'avvio di una mobilitazione.

FIM, FIOM, UILM NAZIONALI
Roma, 24 giugno 2005

 

 

torna all'homepage