COMUNICATO
SINDACALE
Fim-Fiom-Uilm nazionali
SITUAZIONE IXFIN
Il giorno 29/6/2005 si sono riunite le strutture
nazionali, territoriali di FIM FIOM UILM e le RSU della Ixfin, per
valutare gli sviluppi delle problematiche relative alla Ixfin, anche alla
luce degli impegni assunti dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri
nella riunione del 22 giugno alla presenza dell'amministrazione
provinciale di Caserta.
Fim-Fiom-Uilm ritengono che il tempo delle attese sia ormai scaduto.
Dall'ormai lontano accordo del dicembre 2004 si è atteso che il Governo
rendesse esigibili gli impegni assunti necessari al rilancio della Ixfin
contestualmente ad un piano industriale credibile da parte
dell'imprenditore.
I lavoratori nell'attesa, dopo essere stati senza stipendio per 4 mesi (a
causa di una gestione irresponsabile e truffaldina dell'azienda da parte
della vecchia proprietà Luppi che in sede ministeriale avevamo chiesto di
valutare nella reale consistenza economica e finanziaria), vedevano
riconosciute le proprie spettanze relative alla Cassa integrazione con un
"decreto d'urgenza" che diventava esigibile dopo 3 mesi dalla
firma in sede regionale dell'accordo di cassa: potendo contare in quel
periodo solo su un accordo strappato con molte sofferenze all'attuale
proprietà che prevede il pagamento in 12 ratei degli stipendi non
percepiti (tale stato di necessità era a conoscenza del governo ed è
stato sbloccato solo con ulteriori mobilitazioni).
Ad ormai 6 mesi dalla firma dell'accordo siamo ancora in attesa di una
delibera del Cipe (dopo aver atteso per lungo tempo la stesura di un
decreto legge prima sulle aree sottoutilizzate e poi sulla competitività
e la ratifica in sede parlamentare dello stesso) che viene rimandata,
ancora una volta, dopo l'ennesima assicurazione diretta da parte della
presidenza del Consiglio.
Siamo stanchi dell'atteggiamento approssimativo con cui il Governo sta
affrontando la vicenda Ixfin non tenendo conto dei 1.000 lavoratori che ad
oggi sono da 6 mesi in Cassa integrazione, a causa del mancato avvio di un
piano industriale che non ha le gambe per partire, e che negli ultimi 2
mesi hanno visto ulteriormente peggiorare la loro situazione a causa della
sospensione da parte dell'attuale proprietà dell'accordo sugli stipendi
pregressi.
Fim-Fiom-Uilm ritengono assolutamente inconsistenti le
"promesse" e "rassicurazioni" fatte nell'ultimo
incontro del 22 perchè sono ormai state ascoltate per mesi e vanificate
dallo slittare della data ultima del Cipe annunciata dalla PCM:
"entro e non oltre il mese di giugno". Invece il Pre-Cipe ci
sarà il 5 luglio (salvo cambiamenti dell'ultimora a cui siamo stati
abituati) e del Cipe definitivo non si ha notizia, poi ci saranno le
commissioni da riunire, ecc. ecc.
Tali continui rinvii del Governo e la sospensione dei pagamenti sugli
stipendi pregressi fanno sorgere grossi dubbi sulla realizzazione del
percorso individuato con l'accordo dicembre 2004. Siamo di fronte ad un
ripensamento? Per tali motivi Fim-Fiom-Uilm chiedono l'intervento diretto
dell'On. Gianni Letta al fine di una maggiore chiarezza e determinazione
da parte dell'esecutivo di sbloccare la fase di stallo in cui si trova la
vertenza
proclamano una manifestazione dei lavoratori della Ixfin per
VENERDI' 8 LUGLIO A ROMA
c/o LA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO
Roma, 1° luglio 2005
Il Coordinamento Nazionale Ixfin
Fim-Fiom-Uilm Nazionale
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