COMUNICATO
SINDACALE
Fim-Fiom-Uilm nazionali
Lettera aperta a tutti i lavoratori di Ansaldo Sistemi Industriali
Le scriventi organizzazioni sindacali, Fim Fiom Uilm
ritengono necessario fare il punto sulle prospettive degli stabilimenti e
dell'occupazione alla luce della ormai certa vendita di Ansaldo Sistemi
Industriali ad un fondo finanziario speculativo americano.
In primo luogo và stabilita la verità sulle ragioni
e sulle responsabilità che hanno portato la cordata italiana a non essere
in grado di presentare una proposta di acquisto.
Infatti pur in presenza di una fattiva volontà dal
Governo a mantenere in Italia la proprietà della più grande azienda
elettromeccanica questa non ha determinato le scelte conseguenti da parte
delle aziende di Stato interessate (Finmeccanica e Fincantieri).
Vi è stato un gioco a dir poco ambiguo di chi,
attraverso la finanziaria "Friulia" ha lavorato costantemente
per demolire la soluzione nazionale guardando a piccoli interessi
territoriali e di bottega con la conseguenza di aver creato un danno quasi
irreparabile per il destino degli stabilimenti e dell'occupazione a
partire dalle Regioni più coinvolte.
Gli unici che hanno operato e agito in un modo
trasparante e rigoroso, sono i lavoratori e le loro organizzazioni
sindacali sia nazionali sia territoriali.
Abbiamo sostenuto e sosteniamo che in questo paese la
difesa dell'industria riguarda certamente in primo luogo i lavoratori ma
è anche un interesse generale di questo Paese
In Ansaldo Sistemi Industriali è necessario avere un
piano industriale serio e risorse finanziarie per sostenerlo con una
proprietà visibile e responsabile. L'unità del gruppo, le missioni
industriali degli stabilimenti, le garanzie occupazionali e forti
investimenti in ricerca e sviluppo sono i tratti fondamentali della nostra
proposta spiegata in ogni sede e sostenuta con iniziative di lotta.
Riteniamo ancora oggi possibile raggiungere questi
obbiettivi se il Governo Italiano, coerentemente con quanto fatto fino ad
ora, indichi alle aziende interessate, in particolare a Finmeccanica, la
necessità di intervenire; cosi come in Friulia cessino i comportamenti
ambigui che hanno portato all'insuccesso la proposta italiana.
Per queste ragioni le organizzazioni sindacali
chiederanno in questi giorni al Governo una urgente convocazione
d'incontro con chi ha acquisito l'azienda per ottenere ciò che interessa
davvero ai lavoratori: un futuro per tutti gli stabilimenti italiani, una
certezza per l'occupazione, un serio piano industriale, forti risorse per
appianare la situazione debitoria che rilancino l'azienda e infine una
proprietà che abbia caratteristiche industriali e non speculative.
Pur con gli stabilimenti pressoché chiusi per il
periodo feriale lavoreremo in questi giorni per favorire soluzioni
positive e comunque alla ripresa se i nostri interlocutori non saranno in
grado e non vorranno rispondere decideremo con i lavoratori le iniziative
anche di mobilitazione e di lotta per sostenere le nostre giuste ragioni.
Fim Fiom Uilm Nazionali
Roma, 25 luglio 2005
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