COMUNICATO
STAMPA
Uilm
nazionale
Dichiarazione
di Giovanni Contento, segretario nazionale della Uilm nazionale:
"Mobilità in Vitrociset: coinvolti 150 lavoratori. Lo
sdegno della Uilm".
Ieri la Vitrociset ha aperto la procedura di mobilità per 150
lavoratori.
Drammaticamente la storia si ripete.
Avevamo diffidato la proprietà della società, affinchè non ripetesse
delle spregiudicate azioni contro i lavoratori, com'era già successo per
le società controllate da Vitrociset come l'Arep e la Leat; infatti, in
queste due realtà abbiamo assistito rispettivamente alla messa in
mobilità di 75 dipendenti (per la prima) ed al taglio di più di 20
addetti sui 30 occupati (per la seconda). Inoltre, va ricordata la
chiusura dello stabilimento di Macchiareddu, in provincia di Cagliari, con
più di cento dipendenti.
Ebbene, per Vitrociset, le risorse umane sono un "optional".
Con le nuove procedure di mobilità decise ieri sono stati coinvolti 137
addetti degli stabilimenti romani di via Salaria e di via Tiburtina; 13
dipendenti della sede di Cagliari.
Con questo ulteriore atto la signora Eduarda Vessel, vedova di Camillo
Crociani e proprietaria di Vitrociset, ha reso pubblica una sua
consolidata propensione, cioè che gli interessi personali contano di più
dei lavoratori assunti nella società fondata dal defunto marito.
Si tratta di una scelta miope ed ingiustificata.
I bilanci della Spa parlano chiaro: la Vitrociset ha chiuso in attivo
tutti i bilanci approvati nell'ultimo lustro e anche l'esercizio in corso
prevede analoghi utili di bilancio.
Il paradosso è che nella lettera che accompagna la mobilità in questione
si legge che le procedure in atto sono motivate dalla necessità di
presentarsi alla gara internazionale indetta dall'Enav per la manutenzione
del traffico aereo: la proprietà ha deciso, quindi di licenziare i
lavoratori in previsione di una riduzione degli introiti previsti con la
potenziale aggiudicazione del contratto in gara.
Insomma, la signora Vessel in Crociani, con le procedure messe in atto, ha
ritenuto, senza nessun pudore, attraverso la previsione di riduzione del
fatturato e i tagli occupazionali, che è meglio tenere inalterati i
propri profitti.
La Uilm storicamente ha sempre difeso il patrimonio tecnologico e
professionale della società, ma la signora Vessel in Crociani deve sapere
che questa è stata ed è una ricchezza di tutto il Paese, dato che per
decenni la Vitrociset ha ottenuto profitti grazie alle commesse pubbliche.
Il sindacato non apporrà la propria firma su quelle sconsiderate
procedure volute dalla vedova Crociani e prepara la mobilitazione
contraria dei lavoratori:
Oggi, infatti è prevista la riunione delle Rsu che si terrà alle 16.00
nello stabilimento di via Tiburtina.
Ufficio Stampa Uilm
Roma, 27 luglio 2006
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