COMUNICATO
SINDACALE
Fim-Fiom-Uilm nazionali
VERTENZA CNX
Lunedì 12 settembre si è tenuto l'incontro presso il Ministero Attività
Produttive, tra i rappresentanti del Governo, le Istituzioni aquilane e
abruzzesi, la RSU, Fim, Fiom, Uilm nazionali e provinciali, le
Confederazioni provinciali e regionali con la Siemens per la vertenza CNX
de L'Aquila.
La delegazione sindacale ha proposto in alternativa alla vendita del
laboratorio di ricerca, la continuità della presenza di Siemens come
unico soggetto industriale di una nuova società che veda il
coinvolgimento delle Istituzioni locali e regionali assieme
all'Università. Questa proposta in grado di garantire un futuro
professionale e occupazionale ai ricercatori, non appesantirebbe
finanziariamente Siemens e getterebbe le premesse di un maggior
radicamento territoriale per aiutare le Aziende di quello che era il Polo
elettronico aquilano, oggi in grave crisi.
Il Governo non ha sostenuto adeguatamente questa proposta sindacale
che ha trovato attenzione e impegno almeno in parte dei soggetti
istituzionali, sostenendo invece il risultato acquisito, dallo stesso
esecutivo, di un impegno di Siemens ad assicurare alla nuova proprietà
una quota di carico di lavoro per almeno tre anni e la possibilità di
restare nella società con una quota di minoranza (massimo 20%).
La delegazione sindacale ha confermato la propria ferma contrarietà
rilevando che tale risultato non cambia la sostanza della scelta della
Siemens e non garantisce continuità dell'attività, e si è rifiutata
perciò di avviare una discussione con il potenziale acquirente di CNX.
La RSU e le Organizzazioni Sindacali hanno sollecitato la Regione, la
Provincia e il Comune a sostenere la richiesta di un intervento del
Governo ai massimi livelli affinché sia bloccata la decisione di Siemens
e si affronti la vicenda di CNX nel quadro più generale del vero e
proprio dramma sociale che vive il tessuto produttivo aquilano.
FIM - FIOM - UILM NAZIONALI
Roma, 13 settembre 2005
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