COMUNICATO
SINDACALE
Uilm
nazionale
Documento della Segreteria
Nazionale Uilm
La Segreteria Nazionale della Uilm riunitasi il 26
settembre per valutare lo stato della vertenza per il rinnovo del bienno
economico del contratto nazionale dell'industria metalmeccanica e
dell'installazione di impianti.
Dopo nove mesi dalla presentazione delle richieste, nella trattativa
permangono forti distanze: alla richiesta di 105 di aumento dei minimi
contrattuali parametrati per livello più 25 euro per coloro che non sono
stati interessati dalla contrattazione aziendale, le Controparti hanno
risposto con una proposta di circa 60 euro parametrati.
Si tratta di una proposta inaccettabile perché non tiene conto delle
esigenze dei circa 1,6 milioni di lavoratrici e lavoratori metalmeccanici
il cui potere d'acquisto è stato fortemente eroso dall'aumento dei prezzi
seguita all'introduzione dell'euro. Non è un caso che la domanda interna
e in particolare le vendite al dettaglio registrano da molti mesi una
stasi preoccupante: se i soldi non ci sono, non si spende.
Si tratta di una proposta inaccettabile anche perché in altri settori:
nella scuola ma anche nell'industria alimentare si sono sottoscritti
contratti per importi molto vicini alle loro richieste, peraltro molto
simili a quelle dei metalmeccanici.
Nei mesi passati abbiamo tentato di convincere le Controparti sulla base
di questi semplici ma solidi argomenti. Ciò evidentemente non è stato
sufficiente.
Per questo assume una grande rilevanza la piena riuscita dello sciopero
nazionale di 8 ore proclamato per giovedì 29 settembre. Le fabbriche
ferme in quel giorno diranno con chiarezza ai datori di lavoro che i
metalmeccanici vogliono il rinnovo contrattuale. Altrettanto importante è
la piena e diffusa riuscita dello sciopero delle prestazioni straordinarie
e della flessibilità.
Il giorno 4 ottobre è previsto un'ulteriore sessione di trattativa
presso la Confindustria: auspichiamo che in quella occasione la
Federmeccanica si presenti con reali disponibilità negoziali. In caso
contrario non potremo che decidere un ulteriore intensificazione delle
iniziative di mobilitazione.
Roma, 26 settembre 2005
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