COMUNICATO
STAMPA
Uilm
nazionale
Antonino Regazzi è intervenuto alla V Conferenza
sulla contrattazione collettiva della Fem in corso al "Midas" di
Roma.
Lo ha ascoltato una platea di circa 200 sindacalisti
metalmeccanici provenienti da tutta Europa.
Il Segretario generale della Uilm ha aperto la sua relazione ricordando la
vertenza contrattuale tuttora aperta in Italia.
Alla conferenza internazionale della Federazione
europea dei metalmeccanici, in corso al Jolly Midas Hotel di Roma, prima
relazione sulla contrattazione da parte di Antonino Regazzi, Segretario
generale Uilm.
Il leader delle tute blu ha ricordato, alla platea composta da circa 200
sindacalisti delle delegazioni metalmeccaniche provenienti da tutta
Europa, la vicenda della vertenza contrattuale tuttora aperta in Italia
che riguarda 1,6 milioni di lavoratori: "Sono 10 mesi- ha detto- che
abbiamo presentato unitariamente una richiesta di un aumento del 6,3% a
cui si aggiunge un ulteriore dell'1,5% per coloro che non sono stati
coinvolti dalla contrattazione di secondo livello".
Secondo il sindacalista le linee di sviluppo del sindacato devono puntare
"a una revisione del sistema contrattuale che, confermando i due
livelli di contrattazione, estenda e diffonda la contrattazione di secondo
livello, quella che redistribuisce la produttività; a un sistema più
coerente per misurare la tenuta del potere d'acquisto dei salari e degli
stipendi in base all'andamento del costo della vita; una definizione di
norme tali da circoscrivere il ricorso al lavoro a tempo determinato alle
situazioni effettivamente motivate e contestualmente individuare tutele e
diritti per i lavoratori con questi contratti".
In conclusione, un pensiero al sindacato in Europa.
"Occorre interrogarsi sui poteri che il sindacato deve avere in
azienda a fronte dei repentini mutamenti che il mondo del lavoro sta
registrando e registrerà nei prossimi anni. I Comitati aziendali europei
sono oggi una realtà, ma non sono sufficienti a diventare le fondamenta
di un forte sindacato europeo".
Roma, 11 ottobre 2005
Ufficio Stampa Uilm
|
|