COMUNICATO
STAMPA
Uilm
nazionale
SINTESI
DELL'INTERVENTO DI
ANTONINO REGAZZI
SEGRETARIO GENERALE DELLA UILM
AL PALALIDO DI MILANO
(Assemblea nazionale
delle Rsu)
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Le regole del '93 sono superate
"Federmeccanica non si pone il problema della questione
salariale e s'appella alle regole del '93, ma il patto di quel luglio di
tanti anni fa, ormai è superato proprio per quanto riguarda la
ricognizione dell'inflazione e la redistribuzione della produttività; si
tratta di regole superate perché non rappresentano più la realtà dato
che non sono più in condizione di offrire un modello di pari opportunità
per le grandi e le piccole aziende. Non si riesce a capire perché il
sindacato sia così tiepido nel riformare questo sistema che avvantaggia
soprattutto le aziende dal punto di vista delle basse retribuzioni e da
quello delle politiche industriali. In questo senso assistiamo ad una
frantumazione del ciclo produttivo che ha effetti negativi sulla stessa
produzione e sui diritti dei lavoratori".
Contratto nazionale e
contrattazione di secondo livello
"Il rinnovo contrattuale è il collante che tiene insieme
più di un milione e mezzo di lavoratori: offre a taluni le tutele minime,
che poi rappresentano le uniche tutele.
Se il contratto rappresenta il simbolo dell'unità, di per sé non è
sufficiente a fornire tutte le risposte che i matalmeccanici s'attendono.
La contrattazione di secondo livello è la scelta complementare ad una
sana ed intelligente politica sindacale. E' difficile comprendere perché
le imprese rifiutino il modello di contrattazione territoriale, dato che
da questo rapporto scaturirebbe quel necessario equilibrio tra
produttività e salario, tra le diverse aziende ed il territorio".
Il 2 dicembre sciopero e
manifestazione nazionale a Roma
"Siamo convinti che la competitività del Paese passa
attraverso un buon contratto dei lavoratori metalmeccanici.Troveremo
soluzioni giuste ed intelligenti, che rispondano alle esigenze produttive,
soluzioni che tutelino anche le esigenze dei lavoratori; questa è la
sfida.
Siamo impegnati a farlo, ma non possiamo essere i soli.
La manifestazione di oggi e quella che verrà il prossimo 2 dicembre a
Roma possono risultare determinanti per la conclusione del negoziato.
Saremo in piazza decisi e determinati nei confronti delle imprese.
Proprio loro, le imprese metalmeccaniche devono capire che i tempi stanno
scadendo.
Finora il sindacato ha dimostrato di volere e sapere confrontarsi sui temi
della competitività, perché è un argomento che sta a cuore ai
lavoratori, perché sono sempre loro a pagare con la crisi.
Il tempo sta finendo e se non ci sarà il contratto finirà quella
collaborazione che il sindacato ha finora garantito; se non ci sarà il
contratto non ci saranno più gli straordinari, se non ci sarà il
contratto sarà scontro ancor più duro.Noi faremo la nostra battaglia
fino in fondo".
Milano, 11 novembre 2005
Ufficio Stampa Uilm
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