COMUNICATO
SINDACALE
Fim-Fiom-Uilm nazionali
SELEX COMMUNICATIONS: Giudizio
negativo sul piano industriale
Il 22 febbraio 2007 si sono svolti sia l'osservatorio
strategico che un incontro tra l'azienda, le Segreterie nazionali di
Fim-Fiom-Uilm ed il Coordinamento nazionale di Selex Communications, per
la presentazione del piano industriale.
Il piano presentato prevede un'evoluzione che modifica
il peso dei tre settori di attività considerati strategici, con un
ridimensionamento dei settori "militare e spazio" e "avionica",
con una crescita in quello delle "comunicazioni professionali",
così come un maggiore peso del mercato estero. A tal fine il piano
prevede complessivamente investimenti per 71,9 milioni di euro nel 2007,
di 93,8 nel 2008 e di 70,5 nel 2009.
I principali contratti sono quelli relativi a Tetra,
Armasat, JSF ed Algeria (unitamente a Selex Sistemi Integrati che svolge
il ruolo di prime contractor) ed ordini per 792,2 milioni di euro nel
2007, 905,5 nel 2008 e 1014,6 nel 2009, a cui corrisponde un EBIT di -18
milioni di euro come preconsuntivo del 2006, di -23,6 milioni di euro come
budget 2007 e di -5 milioni di euro per il 2008, confermando quindi la
situazione fortemente critica dell'azienda.
Per quanto riguarda i livelli occupazionali, l'azienda
ha annunciato problemi di collocazione per 770 persone, di cui 170
gestibili con misure di riqualificazione e ricollocamento all'interno
dell'azienda, relativamente a professionalità elevate, secondo un piano
in parte già avviato dall'azienda prima della presentazione del piano. Le
rimanenti 600 unità sono considerate esuberi, di cui 52 nelle funzioni di
staff, 33 nella VDG mercati e 515 nella VDG operations, 350 secondo
l'azienda sarebbero gestibili con esodi incentivati (60), mobilità
ordinaria (90) e mobilità lunga (200). Per quanto riguarda i rimanenti
250 esuberi, l'azienda ha confermato di non essere in grado individuare
una loro collocazione per il 2007 e 2008, annunciando contestualmente una
possibile ripresa alla fine del 2009. Tali criticità riguardano in
particolare il customer service e linee produttive (meccanica, produzione
schede, logistica).
Su questa base, il piano conferma sostanzialmente le
missioni e le eccellenze dei siti di Firenze, Genova, Chieti, L'Aquila e
Catania, mentre ridimensiona fortemente il sito di Cisterna di Latina e
prevede uno spostamento di attività dal sito di Pomezia con la
collocazione dei reparti di prototipazione e di alcune attività di
customer service presso il sito di Cisterna di Latina e lo spostamento
delle attività relative alle vendite in un nuovo sito a Roma.
Le Segreterie nazionali di Fim-Fiom-Uilm ed il
Coordinamento hanno espresso un giudizio negativo sul piano, che ritengono
pesante per l'impatto occupazionale, mentre dal punto di vista industriale
non ci sono sufficienti elementi di prospettiva in grado di garantire il
rientro dei 250 lavoratori ed un rilancio per l'azienda.
Le OO.SS. pertanto come prima risposta hanno deciso di
proclamare lo stato di agitazione con un'ora di assemblea in sciopero in
tutti i siti del Gruppo Selex Communications e due ore di sciopero da
gestire a livello di sito.
Sono già state definite date per i coordinamenti di
organizzazione e per una riunione del coordinamento unitario che si
svolgerà il prossimo 12 marzo, per decidere ulteriori iniziative di lotta
per costringere l'azienda a rivedere il piano, interpellando anche
interlocutori istituzionali.
Fim-Fiom-Uilm nazionali
Coordinamento nazionale Selex Communications
Roma, 23 febbraio 2007
|
|