COMUNICATO
SINDACALE
Fim-Fiom-Uilm nazionali
INSTALLAZIONI: SEAM E LE FURBATE DI SETTORE
Forte preoccupazione per quanto sta avvenendo
in Seam, Società del Gruppo Intelfin - di Proprietà dell'ing. Cristaldi.
La società da anni acquisisce lavoratori da esternalizzazioni di
rami d'azienda Alcatel, l'ultima è del 2006.
Allo stesso tempo Seam utilizza cassa integrazione straordinaria
per crisi.
Gli stessi lavoratori appena esternalizzati, così come gli altri, sono
posti in cassa integrazione per presunta assenza di lavoro o come dichiara
Seam, per eccessivo costo del lavoro. Questo dimostra che le
multinazionali di Tlc esternalizzano i lavoratori in molti casi senza il
lavoro, determinando situazioni di incertezza, precarietà e
licenziamenti.
I Dirigenti della Seam, stanno favorendo lo spostamento del lavoro
in società a loro collegate in varie forme: società con nomi quali la
MultiLinks, Idatel, ecc.. dove risultano presenti con intrecci proprietari
tra queste società e gli attuali dirigenti e ex dirigenti intelfin Seam.
Risulta inoltre che su lavori Seam e nelle società collegate vi
siano presenze di lavoratori in mobilità ex Alcatel e Seam, pensionati, e
varie altre figure con rapporti di lavoro non chiari.
La sensazione e preoccupazione, al di la delle rassicurazioni fornite,
è che la proprietà voglia disimpegnarsi dalla società Seam,
scaricando sui lavoratori e sulla collettività una gestione fortemente
discutibile, per proseguire le attività e questo far impresa presso nuove
società costruite ad arte.
A dimostrazione di tale situazione vi è anche la assoluta assenza
di adeguati mezzi di lavoro (furgoni, attrezzature ecc..), per i
dipendenti Seam, che invece non mancano per le nuove società che stanno
operando sui lavori Seam. Si arriva ad avere lavoratori Seam che sono
diretti nella loro operatività dalle strutture operative delle società
"intrecciate" con i dirigenti Seam, fino ad utilizzarne i mezzi
e attrezzature di tali società per operare. Una situazione chiaramente
illegittima.
Non manca una continua ed estenuate violazione delle norme
contrattuali, in particolare sulle spettanze dovute ai lavoratori che
vengono decurtate, ritardate, tagliate ecc…, con necessità di continue
diffide, ricorsi dei lavoratori avere e recuperare quanto spetta loro, per
il lavoro svolto.
Si dimostra ancora una volta la assoluta assenza di rispetto per i
lavoratori, il loro lavoro e per le regole minime del fare correttamente
impresa; situazione particolarmente presente in questo settore dove è
diffusa la presenza d'imprese, in particolare di sub appalto, con
comportamenti irrispettosi delle norme che regolano il lavoro.
Abbiamo chiesto un incontro al Ministero delle
Attività Produttive per verificare, in sede istituzionale, quanto sta
accadendo, chiedendo la presenza di Alcatel al tavolo. Ma servono anche
maggiori controlli e leggi che limitino questo libero arbitrio delle
imprese nel distruggere lavoro, impresa e risorse della collettività.
FIM, FIOM, UILM NAZIONALI
Roma, 2 maggio 2007
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