COMUNICATO
STAMPA
Uilm
nazionale
Eda verso il fallimento concordato. Il grido d’allarme dei
metalmeccanici della Uil al ministro Pierluigi Bersani
Dichiarazione di Giovanni Contento, segretario nazionale della Uilm
Un rischio di scempio industriale?
A giudizio della Uilm quello dell’Eda è un caso che potrebbe
rientrare in questa fattispecie.
L’azienda in questione rientra nel settore
metalmeccanico ed occupa circa 700 lavoratori (di cui 300 con contratti
atipici) che opera nella rete di telecomunicazione “enterprise”
utilizzato dall’interforze presso il Ministero dell’Interno da Polizia
di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza.
Spiega Giovanni Contento, segretario nazionale della
Uilm: “Il ‘management’ dell’azienda in questione è in procinto di
avviare una procedura di fallimento concordato della società Eda
(scomposta in Eda 2) che potrebbe provocare gravi danni per i creditori”.
Sottolinea il sindacalista: “Temiamo che sullo
sfondo si muova una decisione già presa, cioè quella di affidare l’attività
industriale e i contratti di lavoro alla società Eutelia che ha già
acquistato Bull e Getronics. La Uilm ben conosce l’attività
antisindacale svolta dalla dirigenza Eutelia che finora ha messo alla
porta, licenziandoli, ben tre eletti delle Rappresentanze sindacali
unitarie”.
Il sindacato in queste ore si è attivato con il
Ministero dello Sviluppo economico: “Abbiamo chiesto- conclude Contento-
l’intervento del ministro Pierluigi Bersani per evitare che Eda cada
nelle mani di una società che non offre garanzie industriali,
occupazionali e di agibilità sindacale per i lavoratori. Ci sono molti
altri imprenditori seri che hanno presentato richieste d’acquisizione
per Eda e che presentano migliori garanzie per lo sviluppo e la
prospettiva dell’azienda”.
Roma, 19 settembre 2007
Ufficio Stampa Uilm
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