UNIONE ITALIANA LAVORATORI METALMECCANICI

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COMUNICATO STAMPA 
Uilm  nazionale

Contratto: la domenica dell'accordo
La cronaca della giornata prima di arrivare alla firma dell'intesa nella sede di Federmeccanica

A cura di Gianluca Ricci, cronista dell'agenzia di stampa Asca

Accordo raggiunto per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici. Dopo circa sette mesi di trattative Federmeccanica e Assistal hanno firmato l'accordo con Fim, Fiom e Uilm che rinnova il contratto di lavoro di circa un milione e seicentomila metalmeccanici. L'intesa prevede un aumento sui minimi contrattuali di 127 euro lordi medi mensili al quinto livello, per 30 mesi, erogati in tre tranches: 60 euro al primo gennaio 2008, 37 euro al primo gennaio 2009 e 30 euro al primo settembre 2009. L'accordo prevede poi l'erogazione nel mese di marzo 2008 di una una tantum di 300 euro lordi, comprensiva dell'indennità di vacanza contrattuale. Per i lavoratori che hanno solo il salario contrattuale nazionale, privi cioè della contrattazione di secondo livello, è previsto, un ''elemento perequativo'' di 130 euro in più che, sommati a quelli riconosciuti nello scorso contratto portano l'esborso a 260 euro per 13 mensilità. L'intesa, raggiunta alle 14,30 di ieri al Ministero del Lavoro e siglata successivamente alle 19,20 dalle parti presso la sede romana di Federmeccanica, prevede poi la parificazione normativa tra operai e impiegati che entrerà in vigore da gennaio 2009, mentre nel capitolo riguardante l'orario di lavoro viene stabilito che i sabati di straordinario ''comandati'' salgono da 4 a 5 nelle imprese con almeno 201 dipendenti e da 5 a 6 nelle aziende di dimensioni minori. Nel corso della settimana Fim, Fiom e Uilm illustreranno l'accordo siglato ai propri delegati per la ratifica finale. In particolare la Fim riunirà domani mattina il proprio consiglio generale, mentre mercoledì mattina sarà la volta di Fiom, con il comitato centrale e Uilm, con il proprio direttivo nazionale. 
Mercoledì pomeriggio, poi, si svolgerà l'assemblea dei 500, gli Rsu dei tre sindacati di categoria. Federmeccanica, invece, riunirà la giunta nelle prossime settimane.
Alla fine ce l'ha fatta. Il Ministro del Lavoro, Cesare Damiano, ha raggiunto l'obiettivo che si era prefissato: portare imprese e sindacati a rinnovare il contratto dei metalmeccanici. Da buon ex sindacalista il ministro, dopo la rottura delle trattative tra Federmeccanica e Fim, Fiom e Uilm, ha svolto un lavoro meticoloso, di analisi dei problemi, dei nodi da sciogliere, degli ostacoli da superare, fino all'accordo finale. Una trattativa nella trattativa, quella condotta dal ministro che prima di riportare le parti ad un tavolo unitario, ha voluto verificare separatamente le disponibilità di imprese e sindacati. Un impegno mentale e fisico, come riferiscono i presenti di sabato scorso nei corridoi del ministero di via Veneto, vedendo lo stesso Damiano portare ''il foglio'' delle proposte in mano da una stanza all'altra, dove separatamente sedevano le due delegazioni. Un impegno che ha messo a dura prova il ministro, anche sotto profilo atletico al punto che, sempre coadiuvato dai suoi fedelissimi (sempre ex-Fiom), Pietro Pessa (suo strettissimo collaboratore) e Cosimo Torlo (suo portavoce), ha mimato al terzo giro un mancamento da sfinimento al centro del corridoio, subito scherzosamente superato con un sorriso.
''Certo che potevamo ottenere due euro in più se solo avessimo insistito, se qualcuno...''. Nella stanza affollatissima dove si stava per firmare il rinnovo del contratto dei metalmeccanici, Tonino Regazzi, numero uno della Uilm, conversando con i suoi collaboratori si sfoga. Pur soddisfatto dell'accordo raggiunto non riesce proprio a trattenere una smorfia ripensando al fatto che forse ''a qualcuno due euro...''. Subito si interrompe e sorridendo riprende: ''Va beh è andata ma questo resta comunque un ottimo contratto perché l'aumento corrisponde a circa l'1% in più. E poi - aggiunge - ero sicuro che avremmo raggiunto l'accordo, anche quando sembrava che tutto potesse saltare io ho sempre avuto fiducia, non ho mai pensato che si potesse rompere''. Sull'aspetto economico si sofferma anche il Presidente di Federmeccanica, Massimo Calearo che nei corridoi della sede romana della federazione, spiega che gli industriali avevano ''proposto 150 euro di aumento per tre anni che, però, sono stati rifiutati. Peccato - aggiunge - mi auguro si faccia la prossima volta, velocemente, per altri contratti''. Il numero uno di Federmeccanica definisce poi quello raggiunto ''un contratto difficile, ma lo abbiamo chiuso nell'interesse del Paese e dei lavoratori. Siamo abituati a fare business, mercato, non e' nostra abitudine fare queste trattative ma sono contento del risultato''. Al di là dell'esito positivo, però, per Calearo ''c'è ancora molto da fare e mi auguro che vengano defiscalizzati gli straordinari e il secondo livello perché viviamo in un mondo difficile e complesso''.
Allo stesso Calearo arrivano poi i complimenti del Presidente di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo che, telefonicamente, definisce la firma del contratto ''un fatto positivo'' con il quale sono stati ''fatti molti passi avanti rispetto da come si era partiti''. Il leader degli industriali gli ha fatto anche presente, però che ''il sistema di trattativa e' ancora arcaico e su produttività e competitività siamo ancora molto indietro rispetto al mercato europeo''. Per il numero uno della Fim, Giorgio Caprioli quello siglato e' ''un contratto complessivamente positivo che sulle numerose parti normative fino all'ultimo aperte ottiene importanti passi avanti, sui quali occorre lavorare ulteriormente nella contrattazione aziendale. La parte salariale - aggiunge - e' molto buona perché per la prima volta si va oltre non solo l'inflazione programmata, ma anche quella reale. Dunque davvero un buon risultato per i lavoratori metalmeccanici italiani''. Testa bassa e sigaretta in mano il segretario generale della Fiom, Gianni Rinaldini, passeggia nel viale della villa sede di Federmeccanica. Non sorride, come tutti gli altri, ma come lui stesso tiene a sottolineare ''io sorrido poco''. Il suo è un giudizio si positivo ma che lascia un po' di amaro in bocca. ''Certamente - spiega - quando Federmeccanica ti presenta ad un certo punto della trattativa un testo nel quale c'è scritto 'proposta finale', questo allora è il miglior contratto che potevamo ottenere''.

Ufficio Stampa UILM
Roma, 21 gennaio 2008

 

 

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