UNIONE ITALIANA LAVORATORI METALMECCANICI

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COMUNICATO STAMPA
Uilm nazionale

"METALMECCANICI, UN BUON CONTRATTO"  
La dichiarazione di Antonino Regazzi sul quotidiano "AVANTI"






L'accordo di rinnovo del 20 gennaio 2008: un buon contratto (IL TESTO DELL'ARTICOLO)

L'accordo di rinnovo contrattuale sottoscritto da Fim, Fiom e Uilm con la Federmeccanica e l'Assistal, domenica 20 gennaio, raggiunto anche con i buoni uffici del Ministro del Lavoro, Cesare Damiano, che ha aiutato le Parti a superare l'impasse negoziale realizzatasi il precedente lunedì, ripristinando un tavolo negoziale, è un buon accordo.
Lo è sul piano economico, perché per la prima volta nella storia dei contratti dei metalmeccanici, a un allungamento della durata contrattuale, corrisponde il superamento della richiesta economica: si rammenti cosa è avvenuto nel 2006 o nel 1997. Il valore medio degli aumenti è del 7,23%, cioè di 127 euro in tre tranche nell'arco di 30 mesi, a fronte di una richiesta di 117.
E anche gli aumenti ottenuti sono un segno della volontà del Sindacato e della Uilm in particolare di reagire all'"emergenza salariale". Siamo consapevoli che la risposta che diamo con questo accordo non è di per se sufficiente, per superare quell'emergenza. Occorre infatti agire anche sul fronte fiscale e sull'estensione della contrattazione di secondo livello.
Abbiamo affrontato i nodi della flessibilità degli orari e delle prestazioni, nodi delicati per le persone, perché gli orari di lavoro sono il complemento agli orari di vita, ma anche per le imprese che debbono affrontare la volatilità dei mercati e la volubilità dei clienti. Abbiamo individuato soluzioni, in una logica riformista, che, con il coinvolgimento dei rappresentanti sindacali, favoriscano il compromesso tra le esigenze delle persone e quelle delle aziende in cui lavorano.
Il concetto di stagionalità che si affronta con orari flessibili, è diventato - opportunità di lavoro - a cui si danno risposte, con orari flessibili.
Nell'accordo è prevista la parificazione delle normative per tutti gli addetti all'industria, superando tutte le differenze normative esistenti tra operi e impiegati. Si tratta del completamento di un processo iniziato negli anni '70. Sia pure in un arco di tempo ampio anche gli operai matureranno le giornate di ferie aggiuntive legate all'anzianità aziendale come gli impiegati. E non si tratta di poca cosa perché significa un giorno di ferie in più dopo 10 anni e altri 4 dopo 18 anni. Anche gli scatti retributivi per anzianità, si sviluppano con una dinamica più favorevole per gli operai rispetto alla precedente.
Abbiamo anche previsto tutele per i lavoratori con contratti temporanei, individuando una norma contrattuale che cerca di colmare una lacuna della legislazione che non prevede per coloro che hanno svolto, con la stessa azienda e nella medesima mansione, periodi di lavoro con contratti di lavoro interinale e con i contratti a termine, casi assai frequenti, fissando un limite massimo di 44 mesi, superato il quale si acquisisce il diritto alla stabilizzazione del rapporto di lavoro.
Sul tema della salute e della sicurezza in azienda, abbiamo dedicato più risorse. Sul problema della sicurezza, tema assai importante visto lo stillicidio quotidiano di morti sul lavoro, abbiamo previsto che le imprese, dopo aver consultato gli RLS, dovranno informare, di norma ogni 6 mesi, i lavoratori sulle questioni della sicurezza e della salute, anche in relazione alle specificità aziendali. Sono inoltre state elevate le ore a disposizione degli RLS che divengono 50 ore annue nelle imprese da 50 fino a 100 dipendenti e 70 ore per le imprese con almeno 100 dipendenti. Abbiamo inoltre aperto una sessione speciale su ambiente e sicurezza nell'ambito dell'Osservatorio nazionale per monitorare continuamente i luoghi di lavoro al fine di rendere più sicura l'attività di ogni giorno.
Questi sono i punti principali.
In termini più generali, la vicenda contrattuale appena conclusa deve però farci riflettere: il sistema di relazioni tra le Parti ha mostrato in questi mesi di vacanza contrattuale delle profonde crepe. Lo stesso risultato contrattuale che valutiamo soddisfacente non è maturato nel suo complesso negli ultimi tre o quattro giorni di pur intenso lavoro in sede ministeriale. Quindi si poteva fare prima e, forse, anche qualcosa di meglio.
C'è la necessità, e la Uilm lo dice da anni, di rivedere il sistema contrattuale e le regole, per favorire una più serena e produttiva dialettica, una maggiore fiducia e una reciproca affidabilità tra i contraenti che tutelano interessi anche e, talvolta, contrastanti.

Ufficio Stampa Uilm
Roma, 22 gennaio 2008

 

 

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