COMUNICATO
STAMPA
Uilm
nazionale
Antonino Regazzi INTERVISTATO OGGI
SU "iL gIORNALE"
A PAG. 22 (sotto il pezzo di Della Valle)
Il Segretario Generale della Uilm risponde alle domande di Antonio
Signorini
«Un passo indietro su
Mirafiori»
di Antonio Signorini - mercoledì 30 gennaio 2008,
da Roma
Sergio Marchionne? «C’è chi lo considera un
padrone buono; per noi è un amministratore delegato capace». Il
segretario generale della Uilm, Antonino Regazzi, marca le distanze dai
giudizi che la sinistra ha speso sul vertice della Fiat. Ma spiega anche
che non gli piacciono le ultime uscite del manager in fatto di
flessibilità. E sull’una tantum alla Tod’s lancia una provocazione:
«Sarei contento che qualcuno desse quella somma anche ai metalmeccanici.
Certo, in quel caso come sindacalista dovrei riconoscere di avere
sbagliato».
Perché?
«Perché nella contrattazione di secondo livello non mi sono accorto che
c’era spazio per un aumento di quel genere».
È evidente che gli imprenditori con questi aumenti stanno segnalando un
disagio...
«Lo so bene che bisogna cambiare questo sistema contrattuale, ma gli
imprenditori anche qui devono fare chiarezza. Non si può guardare solo
alla contrattazione aziendale, visto che concerne il 30 per cento delle
aziende. La mia ricetta è una contrattazione territoriale e di filiera
per avvicinarmi di più all’obiettivo di legare salario e produzione».
Ha ragione Marchionne quando sostiene che la scarsa flessibilità è colpa
del sindacato?
«Lui, in realtà, non parla di flessibilità, ma di utilizzo degli
impianti. E nei due casi che ha citato, quello di Biella e quello di
Mirafiori, siamo di fronte a un maggior utilizzo delle macchine. A Biella
i turni sono passati da 15 a 17. E a Mirafiori siamo in sofferenza per gli
errori commessi».
Facciamo un passo indietro. Non crede che il contratto dei metalmeccanici
preveda poca flessibilità?
«Non si può dire che il contratto non ha affrontato il problema. E devo
dire che anche Luca Cordero di Montezemolo lo ha riconosciuto. Si poteva
fare di più, ma abbiamo aperto una strada».
Marchionne ha fatto riferimento al referendum tra i lavoratori che ha
respinto l’accordo a Mirafiori Powertrain sui 17 turni. Lei ha accennato
a un errore. Chi lo ha commesso?
«Il sindacato».
A volerlo è stata la Fiom, ma poi lo avete tutti accettato...
Ufficio Stampa Uilm
Roma, 30 gennaio 2008
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