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Periodico nazionale di informazione della Uilm
ANNO VI - NUMERO 8 Novembre 2001

EURO: istruzioni per l'uso

Lira addio. Ancora pochi mesi e dobbiamo prepararci ad un evento che renderà concreto più di altro cosa significa una Europa unita. L'euro day scatterà il 1° gennaio 2002 e circa 300 milioni di europei avranno nei loro portafogli la stessa moneta. Per due mesi ci sarà ancora una doppia circolazione e poi a partire dal 1° marzo 2002 sarà solo euro (anche se è garantita la convertibilità per altri 10 anni).
Una efficace campagna pubblicitaria sta insegnando che per avere il controvalore in euro di un importo in lire basta dividere per 2 e togliere tre zeri. In realtà il cambio preciso è di 1936,27 lire per cui avremo che un caffè costerà 0,77 euro (1.500 lire), un panino 1,81 euro (3.500 lire) e una ricarica telefonica 25,85 euro (50.000).
Di domande ce ne sono molte. Abbiamo cercato qui di elencare le più frequenti.

1 Come sono le nuove monete?
Le monete sono in otto tagli, da 1, 2, 5, 10 20 e 5O centesimi e da 1 e 2 euro. I centesimi sono color oro, gli euro hanno il bordo oro e l'interno grigio. Le banconote sono in sette tagli, da 5, 10, 20, 50, 100, 200 e 500 euro. Le monete hanno una faccia uguale per tutta l' area dell'euro e una diversa a seconda del Paese di provenienza. Le banconote sono invece uguali per tutti. l colori? Grigio, rosso, azzurro, marrone, giallo e viola.

2 In quali Paesi circolerà l' euro?
L'euro circolerà nei dodici Paesi dell'Unione Europea che aderiscono alla moneta unica: Austria. Belgio, Finlandia Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo e Spagna. Per ora hanno scelto di restare fuori Gran Bretagna, Svezia e Danimarca.

3 Le date d'introduzione dell' euro sono uguali per tutti i Paesi?
Tutti introdurranno la nuova moneta dal 1 gennaio 2002. Cambia invece da Paese a Paese la data in cui cessa di avere valore la moneta nazionale: il limite massimo è comunque il 28 febbraio 2002.

5 Come si calcola l' euro?
Un euro vale 1936.27 lire. Poiché il valore è prossimo a 2.000 lire, si possono dividere gli importi in lire per 2.000 ("dividere per due e togliere tre zeri"). Per esempio 10.000 lire sono pari a circa 5 euro, mentre 10 euro equivalgono a circa 20.000 lire. Ma attenzione: in realtà 5 euro valgono 9.681,35 lire.Per avere importi esatti in euro bisogna dividere le lire per 1.936,27 e arrotondare. Viceversa per calcolare le lire si moltiplicano gli euro per 1936,27 e si arrotonda. Può essere d' aiuto un "euroconvertitore", una piccola calcolatrice che fornisce subito la corrispondenza.

6 Come si fa l' arrotondamento?
Secondo le regole ufficiali i valori in euro si arrotondano alla seconda cifra dopo la virgola (al centesimo). Attenzione ai millesimi, la terza cifra decimale: se il valore è tra O e 4 si arrotonda per difetto e i centesimi restano invariati; tra 5 e 9 si arrotonda per eccesso e si aggiunge un centesimo. Se un caffè costa 1.500 lire, il prezzo in euro è 0,7746 e si arrotonda a 0,77; un sandwich da 3.500 lire costa 1,8075 euro e si arrotonda a 1,81.

7 Dove ci procureremo la nuova moneta all'inizio di gennaio?
Le banche resteranno chiuse 1unedì 31 dicembre per ricaricare i bancomat con gli euro e garantirne la disponibilità dal 1 a gennaio. Almeno la metà dei bancomat sarà pronta subito. Ma per arrivare al funzionamento di tutti gli sportelli ci vorrà qualche giorno.

8 Quali tagli verranno distribuiti?
I bancomat distribuiranno pacchetti da 20 + lO euro o da 50 + lO euro, ma non i biglietti da 5 euro che si potranno avere in banca.

9 Per cambiare le lire in euro si pagheranno commissioni?
I1 cambio in banca dovrebbe essere gratuito: un milione di lire al giorno per i clienti e mezzo milione per i non clienti.

10 C'è il pericolo di truffe?
Il pericolo esiste: attenzione a dove cambiate le lire in euro. Nel dubbio, il luogo sicuro è la banca.

11 Circoleranno soldi falsi?
Il pericolo è soprattutto per le banconote: per questo la Banca Centrale Europea ha previsto che siano distribuite all'ultimo, dal 1 gennaio. Occhio alle lire contraffatte: i falsari cercano di liberarsene prima che perdano valore legale. La fase più critica? Nei mesi di transizione, per il sovraffollamento delle operazioni di cambio e la scarsa confidenza della gente con l' euro.

12 Quanto tempo abbiamo per liberarci delle lire?
Di sicuro fino al 28 febbraio 2002, ma molte banche dovrebbero fare il cambio (magari non gratuito) anche dopo. E fino al l marzo 2012 si potranno ancora cambiare le lire in euro (gratuitamente) in tutte le filiali della Banca d'Italia.

13 Le difficoltà di calcolo provocheranno code in posta, nei supermercati, alle biglietterie?
Nella fase con doppia moneta, in gennaio e febbraio 2002, ci saranno rallentamenti alle casse per pagare in contanti: un'inchiesta della Commissione europea calcola che nei supermercati i tempi di attesa aumenteranno dal 25 al 100 per cento. Invariati invece i tempi per pagare con carte di credito o bancomat: il denaro elettronico aiuterà a superare la fase critica.

14 I prezzi saliranno?
Le organizzazioni dei consumatori temono aumenti. Le associazioni dei commercianti invece assicurano che non ci saranno rincari, ma piuttosto ribassi per incoraggiare gli acquisti con la nuova moneta. In ogni caso è prevedibile che i negozi durante la fase di transizione si limiteranno a convertire i prezzi in euro e a indicarli nelle due valute. Ma nei mesi successivi dovranno rivedere il listino per semplificare gli importi. Qualche esempio? Un articolo da 50.000 lire costerà 25,82 euro: Quanto potrà resistere un prezzo che obbliga a dare un resto di 18 centesimi di euro, meno di 400 lire?

15 I vecchi prezzi "psicologici" scompariranno?
Le 29.900 o le 99.000 lire di oggi, tradotte in euro, diventano 15,44 euro e 51,13 euro perdendo tutto il loro fascino. È probabile che i commercianti ne scelgano altri, con un mix di rincari e ribassi.

16 Come saranno arrotondate le tariffe dei trasporti?
La Iata, l'associazione che riunisce circa 200 compagnie aeree, ha stabilito che le tariffe devono essere convertite in euro escludendo i decimali (cioè i centesimi di euro). Anche per i treni i prezzi saranno adeguati a importi interi. Potrebbe essere usata la regola del troncamento (i numeri dopo la virgola si escludono, ma in questo caso a perderci è sempre l'azienda di trasporti), o l'arrotondamento per difetto ed eccesso. Le Fs promettono ritocchi equilibrati in modo da non penalizzare i viaggiatori. Per i trasporti urbani, invece, ritocchi al rialzo sono possibili: il biglietto di bus e metropolitana a Roma o Milano, ad esempio, potrebbe passare da 1.500 lire a un euro.

17 E le tariffe telefoniche?
Le principali compagnie di telefonia mobile prevedono la conversione con arrotondamenti tra la terza e la sesta cifra decimale.

18 Come difendersi dai rincari?
Tre consumatori su Quattro sono convinti che ci saranno aumenti. Per correre ai ripari, informarsi sui calcoli e arrotondamenti è la prima regola. Cercate il marchio Eurologo (il simbolo dell'euro e un volto sorridente): chi lo espone in vetrina aderisce a un'iniziativa patrocinata dall'Ue e si impegna a seguire le regole ufficiali per la conversione lire/euro e a fornire assistenza.

19 I negozi sono obbligati a esporre tutti e due i prezzi?
È una scelta facoltativa. Ma la maggior parte dei negozi dovrebbe dare già ora i due prezzi in base a un accordo europeo firmato dalle organizzazioni del commercio.

20 I negozi devono dare il resto in euro nel periodo di transizione?
La Commissione europea ha consigliato di dare il resto in euro, anche se non esiste alcun obbligo. I commercianti saranno forniti in anticipo, da dicembre, di pacchetti di euro. Ogni negozio dovrebbe avere prenotato in banca 1a sua scorta (bisognava farlo entro il giugno scorso). Ma i negozi avranno bisogno di una fase di "rodaggio" di almeno un paio di settimane.

21 Caffè, giornale... Le spese in spiccioli saranno un problema?
Le complicazioni maggiori si prevedono proprio nei bar e nelle edicole: un giornale da 1.500 lire costerà 0,77 euro, con un'inevitabile caccia agli spiccioli. Le organizzazioni dei giornalai si stanno attrezzando con una carta prepagata, la Edicard, che il cliente potrà usare per ogni acquisto. Per le rivendite il vantaggio è doppio: niente incetta di monetine per il resto, e pagamento anticipato da parte della clientela.

22 I conti correnti saranno convertiti gratuitamente?
I conti bancari e postali saranno convertiti senza spese per il cliente dal l' gennaio. I libretti di risparmio al portatore saranno invece aggiornati (sempre gratuitamente) quando il cliente si presenterà in banca, senza scadenze. Attenzione piuttosto, avvertono le associazioni dei consumatori, alle commissioni bancarie: meglio controllare sull' estratto conto che le spese per le operazioni, di solito tra le 1.500 e le 2.500 Ure, non siano arrotondate in eccesso.

23 Come regolarsi con gli assegni durante il periodo di transizione?
Nei due mesi di transizione gli assegni si dovranno compilare in euro, perché la lira varrà solo come contante. Attenzione quindi a non fare ne incassare assegni in lire dopo il 31 dicembre. Quelli datati fino a questa scadenza si potranno incassare anche dopo in euro.

24 Come si compilano gli assegni?
Gli assegni dovranno riportare euro e centesimi. In cifre: si scrivono i centesimi separandoli con la virgola. In lettere: si scrive l'importo con i centesimi in cifre separati da una barra. Per esempio: un assegno da 500 euro porterà l'indicazione "500,00" in cifre e l'indicazione "cinquecento/00" in lettere.

25 E le carte di credito? I prezzi saranno addebitati in lire/euro?
Dall'inizio del 2002 per carte di credito e bancomat si userà solo l'euro. Non sarà comunque necessario sostituire le tessere.

26 Quando arriveranno i francobolli?
I francobolli portano già 1indicazione lire-euro. Dal 1 gennaio avranno il valore solo in euro.

27 All' estero, durante la fase di transizione, sarà meglio pagare in lire oppure in euro?
In euro per evitare calcoli col passaggio lira-euro-valuta estera.

28 l prezzi nei diversi Paesi sono destinati a livellarsi?
La moneta unica porterà all'avvicinamento dei prezzi di alcuni generi internazionali. come la benzina o gli elettrodomestici. Ma resteranno differenze locali soprattutto per i beni di consumo quotidiano.

29 Gli stipendi diventeranno più omogenei?
Gli stipendi dipendono dall'economia e dal mercato del lavoro di ogni Paese. Nel tempo alcune categorie di stipendi potranno avvicinarsi, ma le variazioni nazionali e regionali non spariranno.

30 Come conviene investire i risparmi, nei prossimi mesi?
La nuova valuta non cambia gli investimenti, tanto più che il mercato azionario usa l' euro da tempo.

31 Come si farà la prossima dichiarazione dei redditi?
Si compilerà tutto in euro. E in euro saranno le certificazioni dei datori di lavoro (Cud).

32 Bisognerà cambiare portafogli?
Dipende da quanto è grande il vostro. Le nuove banconote saranno più alte (ma meno lunghe) delle lire. Con i centesimi inoltre ci saranno più monete (8 tagli invece di 5): tornerà di moda il vecchio borsellino, un must tra i regali di Natale.

33 Che fine faranno le lire?
Le monete saranno fuse e riusate, mentre le banconote dovrebbero essere distrutte: qualche Paese pensa aI riciclaggio della carta moneta (magari per farne concime...).

34 Conviene collezionarle?
Solo per mostrarle ai nipoti. Ma la collezione non varrà molto: per acquisire valore le banconote devono essere "fiori di stampa", cioè biglietti nuovi e appartenere ad alcune serie particolari.

35 Chi ha disegnato l' euro?
Gli autori hanno vinto un concorso. Le monete sono di Luc Luycs, della zecca belga. Le banconote sono disegnate da Robert Kalina della Banca centrale austriaca.

36 Come è stato scelto il nome euro?
È radice di "Europa". I Greci chiamavano "Euron" il vento di sudest figlio dell'Aurora. Ed Europa è un personaggio del mito greco (è la madre del re di Creta Minosse).

37 Il plurale è euro o euri?
Il plurale è euro.

38 Bisogna scriverlo con la maiuscola o la minuscola?
Il nome si scrive minuscolo e l' abbreviazione internazionale è Eur.

39 Qual'è il simbolo dell'euro?
Il simbolo è un adattamento della lettera greca "epsilonn", iniziale del nome euro. La forma è quella di un "glifon con incavo a sezione tonda. Le due linee parallele fanno riferimento alla stabilità.

40 Come si scriverà nelle tastiere dei computer il simbolo euro?
Il simbolo esiste già nelle tastiere più recenti, sul tasto della "e" (basta premere Ctrl+Alt+e). Chi invece ha una vecchia tastiera può trovarlo nel menu dei programmi di scrittura.

EURO: IL CHANGEOVER E GLI STARTER KIT
Il piano operativo del changeover
Il piano operativo per l'introduzione di monete e banconote in euro, predisposto dal Comitato Euro, è stato suddiviso in tre fasi che riguardano sia le attività finalizzate alla sostituzione delle monete e banconote in lire con quelle in euro sia l'organizzazione delle attività connesse alla distribuzione.

1 - Fase preparatoria (fino al 31 dicembre 2001): caratterizzata dalla produzione di monete e banconote in euro di prima emissione, dalla custodia e dal trasporto dei valori, dal rifornimento anticipato del sistema economico e dalla riduzione delle monete e banconote nazionali in circolazione. Il rifornimento anticipato di monete in euro alle banche (più di 26mila sportelli) e alle Poste (14mila sportelli) inizierà dal mese di settembre 2001 (per motivi di peso e di volume) mentre per le banconote sarà effettuato dal 1° novembre dalle filiali della Banca d'Italia. Dal mese di dicembre è prevista quindi la pre-alimentazione di banconote e monete da parte di banche e uffici postali al settore commerciale, limitatamente alle sole monete, anche ai cittadini.

2 - Fase di doppia circolazione (1° gennaio - 28 febbraio 2002): caratterizzata dal cambio e dalla distribuzione di banconote e monete in euro e dal ritiro di banconote e monete in lire.

3 - Fase successiva alla cessazione del corso legale della lira (dal 1° marzo 2002): da questa data la lira non avrà più corso legale e non potrà essere utilizzata per operazioni commerciali di qualsiasi natura. Il cambio di banconote e monete rimaste in possesso del pubblico potrà essere effettuato ancora gratuitamente presso banche e uffici postali per un ulteriore periodo, non ancora definito, e comunque presso le filiali della Banca d'Italia nel termine massimo di 10 anni.

Caratteristica e funzione degli starter kit
L'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato è stato incaricato dal Ministero dell'Economia e delle Finanze di realizzare 30 milioni di mini starter kit e 1,2 milioni di starter kit. I primi, destinati al pubblico, sono composti da 53 monete ciascuno e hanno un valore pari a 12,91 euro, cioè circa 25mila lire. Gli starter kit, destinati invece al commercio al dettaglio, sono formati da 960 monete ciascuno, per un valore pari a 315 euro, cioè circa 610mila lire. Si tratta di pacchetti preconfezionati che privati cittadini e commercianti al dettaglio potranno ritirare, versando il controvalore in lire, presso le banche e le poste a partire dal 15 dicembre 2001. L'obiettivo è di facilitare una rapida diffusione dell'euro sin dall'avvio della sua materiale circolazione attraverso la distribuzione capillare di adeguati volumi, così da agevolare le operazioni di cambio ed evitare che si formino lunghe code agli sportelli bancari e postali.
Ad integrazione degli starter kit di monete sono destinate al solo commercio al dettaglio altrettante mazzette, predisposte dalla Banca d'Italia, composte da 25 banconote da 5 euro (totale 125 euro). Le banche provvederanno a custodirle nei caveaux e a patire dal 15 dicembre saranno distribuite ai piccoli commercianti con l'impegno a non immetterle in circolazione prima del 1° gennaio 2002.
Rosario Petruzziello

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