UNIONE ITALIANA LAVORATORI METALMECCANICI

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Periodico nazionale di informazione della Uilm
ANNO VI - NUMERO 8 Novembre 2001

Le idee, le posizioni e le proposte della Uil e della Uilm

IDENTITA' DELLA UIL Laica, perché è per il libero pensiero e rifiuta il dogmatismo; riformista, perché non si limita a criticare, ma cerca di avanzare proposte proprie per affrontare i problemi; libera e pluralista, perché rispetta il diritto di ogni suo iscritto e militante di partecipare alla vita politica senza vincoli di schieramento; confederale, perché è per l'unità del mondo del lavoro; parte della sinistra sociale, che riconosce il valore della solidarietà e della partecipazione, e contro il liberismo, che esalta il capitalismo senza regole.
UIL E POLITICA Il Sindacato deve fare politica a difesa degli interessi generali del mondo del lavoro, ma deve essere autonomo e indipendente dagli schieramenti politici di Governo e Opposizione e giudicarli nel merito.
MODELLO SINDACALE UIL Concertazione a livello generale, partecipazione a livello produttivo.
UIL E GLOBALIZZAZIONE Governare la globalizzazione per correggerne gli squilibri e le storture, non subire la globalizzazione selvaggia predicata dal liberismo, ma neanche rifiutare la globalizzazione in quanto tale, perché offre importanti opportunità di sviluppo, anche ai Paesi più poveri.
UIL E CAMBIAMENTO Il Sindacato confederale deve cercare di guidare il cambiamento invece di subirlo. Non chiudersi in difesa, ma impegnarsi per una modernizzazione che metta insieme democrazia ed efficienza. Rifiutare un modernismo autoritario che pensa che efficienza e democrazia siano incompatibili e sacrifica la democrazia.
UIL, SVILUPPO DELL'ITALIA E MEZZOGIORNO La UIL propone un nuovo Patto per passare dalla fase del risanamento a quella della crescita. Bisogna qualificare il nostro sistema economico e sociale, sempre meno competitivo, avviando una lunga stagione di investimenti in nuove tecnologie e formazione. In questa prospettiva, il Sud va trasformato in una grande occasione di modernizzazione del Paese.
UIL ED EUROPA Si alla costruzione dell'Europa Politica, con strutture democratiche di governo, e all'allargamento dell'Unione, perché l'Europa non deve essere una fortezza chiusa ma un continente aperto verso Est e verso il Mediterraneo.
UIL E SINDACATO EUROPEO La UIL è per la costruzione di un sindacato europeo rinnovato, capace di porsi come un nuovo soggetto politico e sociale; pertanto, la UIL è favorevole al trasferimento a livello europeo di materie negoziali nazionali, a cominciare da istituti non salariali, dove forse è più facile sperimentare primi momento di contrattazione europea.
UIL E CAE (Comitati Aziendali Europei) La UIL vuole rafforzare i Comitati Aziendali Europei e lavorare affinché si aprano spazi per andare oltre la semplice informazione e consultazione.
UILM E CODICI DI COMPORTAMENTO Qualcosa di concreto contro la globalizzazione cattiva e per la globalizzazione buona: negoziare con le aziende transnazionali i Codici di Comportamento previsti dalla Organizzazione Internazionale del Lavoro, con gli impegni a garantire ovunque nel mondo, nei propri stabilimenti e presso i propri fornitori, diritti, come la libertà di associazione; il diritto alla contrattazione collettiva; il divieto di utilizzo di manodopera infantile e lavoro forzato.
UIL, CONCERTAZIONE E POLITICA DEI REDDITI La UIL è a favore della Concertazione, patto con il Governo e gli imprenditori sulle scelte generali del Paese, e della Politica dei Redditi, per dare coerenza alla crescita di profitti, salari, tariffe in riferimento agli obbiettivi generali di sviluppo economico e occupazionale.
UIL E PARTECIPAZIONE La UIL è per la diffusione nelle aziende dei consigli di sorveglianza con la partecipazione di rappresentanti dei lavoratori e per la realizzazione di forme di azionariato dei dipendenti, che attraverso il ruolo negoziale del sindacato favoriscano la presenza dei lavoratori nel capitale sociale.
UIL E VALORE DEL LAVORO Distribuire più equamente il carico fiscale e proseguire la lotta all'evasione fiscale, in modo da poter ridurre il cuneo fiscale che grava sul costo del lavoro (la distanza eccessiva che c'è tra salario lordo e retribuzione netta) e trasformarne una parte in spazi di contrattazione; ampia defiscalizzazione dei salari più bassi.
UIL E POLITICA SALARIALE Bisogna passare dalla difensiva all'offensiva, e mettere in atto una riscossa salariale per ridistribuire quote di produttività laddove questa cresce. Perciò, bisogna potenziare la contrattazione articolata, perché la produttività non si incrementa in tutte le aziende e in tutti i territori nello stesso momento. La centralizzazione della contrattazione proposta dalla Fiom va in senso opposto e non dà risposte interessanti.
UIL E CONTRATTAZIONE Mantenimento dei due livelli: Contratto Nazionale e Contrattazione di Secondo Livello; modifiche da introdurre: cadenza triennale del Ccnl; unificazione della parte economica e di quella normativa; riorganizzazione della contrattazione di secondo livello.
UILM E CONTRATTAZIONE Proposta per il rafforzamento della contrattazione di secondo livello: stabilire un periodo nel triennio tra un rinnovo del Ccnl e l'altro in cui si fa la contrattazione aziendale; terminato questo lasso di tempo, le aziende in cui non si è svolta la contrattazione aziendale vengono impegnate nella contrattazione territoriale, preferibilmente articolata per settori. In attesa dell'introduzione di un sistema simile, destinare delle poste salariali aggiuntive nella piattaforma per il rinnovo del Ccnl per le aziende che non sono state coinvolte dalla contrattazione aziendale.
UILM E PROFESSIONALITA' Non limitarsi alla tutela delle professionalità comuni, ma lavorare per ricondurre dentro l'azione sindacale anche le figure "ricercate" e i precari, cercando di offrire risposte coerenti rivolte all'insieme di queste professionalità. Alcune proposte: ripristinare lo spirito degli articoli 29 e 30 del Ccnl sul diritto allo studio, per dare la possibilità ai lavoratori interessati di seguire corsi di laurea e di garantirsi capacità professionali trasversali, come la conoscenza dell'Inglese e dell'Informatica; semplificare il mondo dei contratti atipici; puntare a salari più alti per i precari; riaprire il confronto sul job on call, perché è meglio dell'interinale e dei contratti a termine; riaprire il ventaglio salariale.
UIL, GOVERNO E AUTUNNO CALDO Il fatto che l'autunno sia caldo o normale dipende dalle scelte che compie il Governo. Se il Governo metterà mano ai licenziamenti, alle pensioni, ai diritti e alle tutele dei lavoratori, scontro durissimo. Se il Governo rispetterà gli interessi che il sindacato difende, i rapporti saranno normali. Per noi, contano i contenuti e non gli schieramenti politici.
UIL E LIBRO BIANCO/1: L'ABBANDONO DELLA CONCERTAZIONE La UIL non condivide la posizione del Governo che vuole sostituire la concertazione con una più sbrigativa consultazione (dialogo sociale), e avverte il Governo che se confermerà questa scelta, considereremo finita anche la politica dei redditi e ci sentiremo liberi di avanzare le rivendicazioni salariali che riterremo opportune senza tener conto dei limiti posti dalla politica dei redditi. Inoltre, non discuteremo con il Governo del modello contrattuale (se non come datore di lavoro nel pubblico impiego).
UIL E LIBRO BIANCO/2: IL MERCATO DEL LAVORO Siamo interessati ad un confronto se l'obbiettivo è concordare un sistema di tutele più rispondente al mondo del lavoro attuale e forme di rappresentanza per i lavori atipici; siamo contrari se si punta a un indebolimento del sindacato e dei lavoratori per far contenta la Confindustria.
UIL E LIBRO BIANCO/3: L'ART.18 Nessuna disponibilità, non c'entra niente con la flessibilità. Non riguarda i licenziamenti in generale, ma quelli ingiustificati. La reintegra nel posto di lavoro è un'ottima norma, e bisognerebbe lavorare per estenderla a tutt'Europa, invece di metterla in discussione in Italia.
UIL, STATO SOCIALE E FEDERALISMO FISCALE Va garantito il diritto alla fruizione del servizio sanitario nazionale e lo standard del servizio, indipendentemente da come questo si struttura e da chi sarà chiamato a gestirlo. La riforma della scuola pubblica deve riaffermarne il carattere nazionale, la laicità, l'eguaglianza delle opportunità. Il Federalismo fiscale deve essere solidale.
UIL E PENSIONI Non c'è alcuna emergenza previdenziale. Le cosa da fare sono le seguenti: separare previdenza e assistenza; unificare i diversi regimi previdenziali; omogeneizzare i contributi; incentivare i lavoratori che scegliessero volontariamente di prolungare la loro permanenza al lavoro; poter utilizzare il Tfr per la previdenza complementare.
UIL, UNITA' SINDACALE, NUOVE REGOLE Non sembra esserci alcuna prospettiva di unità sindacale, ma noi riteniamo questa situazione un grave danno per il sindacato e per il mondo del lavoro, e siamo per contrastare le posizioni che puntano alla rottura e per favorire una ripresa unitaria. A questo fine, bisogna introdurre regole generali applicabili ovunque, che riguardino la misurazione della rappresentatività delle organizzazioni sindacali; i tavoli di concertazione; la definizione delle piattaforme unitarie; la gestione dei negoziati; la netta prevalenza degli strumenti della democrazia rappresentativa rispetto alla democrazia referendaria; forme e tempi di consultazione preventiva.
UILM E UNITA' SINDACALE La divisione del sindacato dei metalmeccanici, messa in atto dalla Fiom, non è una vicenda conclusa, perché la Fiom persiste nella sua azione di rottura, i cui obbiettivi principali sono politici e di attacco agli altri sindacati. Ultimi atti, la proclamazione di nuovi scioperi di organizzazione (tra cui quello in Fiat, in risposta alla nostra proposta di rilanciare la vertenza di gruppo) e un altro sciopero generale per riconquistare il tavolo delle trattative e discutere una nuova piattaforma per un contratto nazionale, scritta dalla segreteria nazionale della Fiom. La crisi economica in atto dimostra ulteriormente quanto sia pericoloso rinviare senza ragioni sindacali la conclusione di una contrattazione quando la si può chiudere bene come è stato per il rinnovo del contratto.
Roberto Campo

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