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Periodico nazionale di informazione della Uilm
ANNO VII - n°3  aprile 2002

Le intenzioni della Fiat dal Financial Times e Wall Street Journal

La Fiat e' decisa a ridurre il proprio indebitamento ''il piu' velocemente possibile'' e si impegna ad ''attaccare con grande aggressivita' la situazione alla Fiat Auto'': e' questo il messaggio lanciato ai mercati internazionali dal presidente del gruppo Paolo Fresco. Intervistato dal quotidiano britannico 'Financial Times' Fresco ha sottolineato che il gruppo ha avviato la profonda ristrutturazione delle proprie attivita' nel settore auto per arrestare ''l'emorragia finanziaria''. Negli ultimi 2 anni, ricorda il Ft, la Fiat Auto ha accumulato perdite nette per 2 miliardi di euro. L'obiettivo, prosegue la testata, e' di dimezzare l'indebitamento di 6,5 miliardi di euro entro la fine del 2002 e di ridurlo di ulteriori 1 miliardo di euro nel 2003 per portarlo a quota 2 miliardi di euro attraverso le cessioni di attivita'. La Fiat, ricorda il quotidiano, sta cercando di vendere la Magneti Marelli. Fresco, da parte sua, ha indicato che il gruppo valutera' la vendita di ulteriori attivita' ''per mettere piu' carne al fuoco, evitando allo stesso tempo una svendita''. Tra le varie possibilita', ha sottolineato Fresco, c'e' anche la quotazione in Borsa di una quota di minoranza della Ferrari. La Fiat, ha infatti ammesso il presidente del gruppo, sta ''studiando'' una possibile offerta pubblica di vendita della casa di Maranello. Fresco ha comunque sottolineando che il gruppo non intende perdere il controllo di maggioranza della prestigiosa casa automobilistica. Tra le altre opzioni c'e' una quotazione parziale della Comau, mentre le attivita' nel settore assicurativo ''non sono in vendita''. Fresco ha osservato che dopo il ''crollo'' delle attivita' di fusione e acquisizione seguito all'11 settembre 2001, questo mercato mostra oggi qualche segno di ripresa: la Fiat, ha quindi sottolineato, ''sara' paziente''. Intanto, l'agenzia di 'rating' Standard & Poor's (S&P) ha annunciato che potrebbe ridurre il suo giudizio a breve termine sul debito Fiat dall'attuale 'A-3'. Un declassamento eventuale, questo, che porterebbe il 'voto' a breve di Fiat Spa a livello 'junk' (obbligazioni spazzatura). ''Da una parte penso che ci siano stati molto nervosismo, esagerazione e speculazione sulla Fiat - ha dichiarato Fresco al 'Financial Times' -. Dall'altra prendiamo in considerazione molto seriamente le societa' di 'rating', indipendentemente dal fatto che abbiano ragione o torto, e ci impegniamo ad attaccare con grande aggressivita' la situazione alla Fiat Auto''. Fresco ha commentato che il giudizio della S&P e' giunto ''inaspettatamente'' ed ha sottolineato che ''le societa' di 'rating' sono diventate piu' severe nelle loro analisi sull'indebitamento in seguito ai casi Enron e Tyco. Adesso guardano all'indebitamento loro complessivo, mentre in passato noi guardavamo all'indebitamento netto''. E poi: ''E adesso dobbiamo convivere con questo cambio di approccio'', ha detto. In questo quadro, scrive il 'Financial Times', la Fiat preme sull'acceleratore: il gruppo, secondo indiscrezioni raccolte dalla testata, prevede di realizzare risparmi per 4,5 miliardi di euro nei prossimi 3 anni. La Fiat, prosegue il 'Ft', ridurra' la quota del fatturato italiano dal 34% al 32% dei 58 miliardi di euro complessivi ed aumentera' il fatturato legato ai servizi non prioritari da 15 miliardi di euro a 25 miliardi di euro entro il 2004. Di fronte alle stime degli analisti finanziari di una perdita ante imposte trimestrale di di 300 milioni di euro, Fresco ribadito che il gruppo non vendera' la Fiat Auto. La 'put option' per vendere il rimanente 80% di Fiat Auto alla General Motors (Gm), ha commentato Fresco, e' qualcosa di cui ''siamo fieri perche' e' una protezione per i nostri azionisti. Ma e' una contingenza e nessuno vuole usarla''. Per il presidente del gruppo alcune societa' ''prendono l'influenza, altre il raffreddore e alcune la polmonite''. La Fiat, secondo il 'Ft', ha preso una polmonite.
La Fiat accelerera' la vendita delle attivita' non-strategiche per ridurre il proprio debito da 6 miliardi di euro: lo sottolinea in prima pagina, il 2 maggio, il 'Wall Street Journal Europe' (Wsje) citando il presidente del gruppo torinese, Paolo Fresco. La Fiat, ha detto ancora il suo presidente al quotidiano finanziario statunitense, sta ampliando la gamma di attivita' da vendere e probabilmente superera' quest'anno i suoi obbiettivi di abbattimento del debito. Al tempo stesso il gruppo si sta avvicinando alla conclusione di alcune acquisizioni di cui non vengono forniti particolari (le prime transazioni comunque dovrebbero avvenire per la fine del secondo trimestre). ''Stiamo tentando di accelerare il nostro programma di riduzione del debito. E' la via che puo' portare risultati visibili nel modo piu' rapido'', ha detto Fresco al Wsje senza precisare quali assetti saranno venduti per primi. Wall Street comunque considera ''ben noto'' che la Fiat stia tentando di vendere rilevanti parti di Magneti Marelli e ricorda che circolano ''voci'' riguardo ad alcuni comparti di Iveco. Nota e' anche la possibile quotazione della Ferrari. ''Vediamo che gli investitori vengono da noi in maniera piu' aggressiva e in piu' gran numero rispetto all'ultimo trimestre dell'anno scorso, bussando alla nostra porta e chiedendo di poter fare offerte per qualcuna delle nostre proprieta''', ha rivelato Fresco nelle dichiarazioni al 'Wsje' ribadendo che ''dovremmo essere in grado di superare i nostri obiettivi di vendita di asset''. Nel ricordare che la Fiat intende dimezzare quest'anno il debito fra l'altro attraverso dismissioni per circa due miliardi di euro, il 'Wsje' segnala che vi sono ''preoccupazioni per il rating'' del gruppo. ''L'atteggiamento nei confronti del debito e' cambiato - dice Fresco - Cio' che ci sembrava un livello ragionevole e' diventato qualcosa che richiede attenzione piu' rapidamente''. Visto che il mercato delle fusioni e acquisizioni di aziende e' debole, il presidente ha affermato - ma la frase non e' virgolettata - che la Fiat ha fatto un errore ad annunciare il suo piano di abbattimento del debito. Il giornale definisce inoltre ''un grosso grattacapo'' per la Fiat il settore auto perche' dipendente dalle utilitarie e da mercati ''deboli''. Pur senza fornire dati, Fresco ha pero' previsto un secondo semestre 2002 ''migliore, molto migliore'' del primo. Circa il futuro di Fiat Auto, il presidente del gruppo torinese ha ribadito che non e' affatto in programma di venderlo a General Motors: ''Non abbiamo alcun piano'', ha detto Fresco negando poi che il comparto automobilistico venga ''sacrificato'' e curato di meno a vantaggio di altri settori dell'impero-Fiat.
A.G.D.M.

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