UNIONE ITALIANA LAVORATORI METALMECCANICI

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Periodico nazionale di informazione della Uilm
ANNO VII - N° 4  maggio 2002

Occupazione e partecipazione

Di ritorno dal Giappone, dove ho avuto il piacere di partecipare ad uno scambio politico-culturale col sindacato nipponico, ho trovato un'agenda piena di urgenze.
Il problema della Fiat è quello che maggiormente allarma l'opinione pubblica e i lavoratori.
La crisi avanza e non se ne intravede una soluzione. Se è saltata, per una serie di incomprensioni, l'audizione col ministro del Lavoro, ci sarà quella con la commissione Attività produttive della Camera. Ci sarà, soprattutto, l'incontro con il nuovo amministratore delegato della Fiat auto, Giancarlo Boschetti. Dopo questo approfondimento la situazione dovrebbe apparire più nitida. Fino ad oggi si sono fatte tante chiacchiere sul futuro della casa automobilistica torinese, senza indicare una strada per il rilancio. All'anarchia degli annunci ci vuol poco che subentri il panico. Mai come ora è la voce di chi lavora in Fiat che non riesce a farsi sentire. Il sindacato di una cosa sola ha bisogno: che si rilanci il settore per salvare l'occupazione. Così si salva il gruppo Fiat! Così si pongono le basi perché il Gruppo rimanga governato dagli italiani. Che il "management" presenti un serio piano industriale ed i lavoratori sapranno fare la loro parte.
Ma anche il sistema delle relazioni industriali in Electolux-Zanussi vive un momento di difficoltà. S'è dimesso il professor Luigi Mariucci, presidente della commissione di garanzia e l'attuale modello di sistema partecipativo segna il passo. A Mariucci, come Uilm, abbiamo espresso la ferma intenzione, proprio come lui stesso afferma, di "non voler liquidare l'unica esperienza di regole codificate in tema di relazioni sindacali e di partecipazione vigente in Italia". Alla Direzione delle Risorse umane del gruppo Zanussi, abbiamo confermato la volontà di voler procedere alla nomina di un nuovo presidente che si impegni per la riforma costituzionale del sistema partecipativo.
Per quanto riguarda le attività pubbliche che abbiamo posto in essere, ci sono un paio di appuntamenti ravvicinati degni di nota. Martedì 11 giugno, presso il Cnel, l'Osservatorio nazionale di Federmeccanica, Assistal, Fim, Fiom, Uilm presenterà il 4° Rapporto sulla situazione dell'industria metalmeccanica. Era dal '98 che tante sigle non si ritrovavano allo stesso tavolo per una simile occasione. Poi, il giorno seguente, la Uilm nazionale terrà un seminario sull'inquadramento unico presso l'Auditorium di via Rieti. I lavori dureranno l'intera giornata e avranno il contributo di esperti come Vincenzo Fama, Francesco Guerra, Giuseppe Medusa. Della discussione dovremo far tesoro, perché molte intuizioni saranno utili a predisporre la piattaforma per il nuovo contratto.
In apertura avevo accennato al mio viaggio in Giappone e con queste note vorrei concludere.
Ho vissuto per una settimana in un Paese efficiente e competitivo, caratterizzato da una società ricca e da infrastrutture solide e funzionanti. Si tratta di una nazione che pone le regole al centro dell'ordinamento sociale e che mantiene l'armonia nel pieno rispetto delle stesse. Eppure, questa società sta conoscendo, da dieci anni a questa parte, la crisi. Il sistema si sta bloccando: non c'è crescita, calano i prezzi, si è in piena deflazione e sale la disoccupazione. Ed il sistema reagisce. Si tenta di potenziare il sistema previdenziale e si cercano mercati di sbocco, come quello cinese.
Quello che colpisce è il modo con il quale si affronta la crisi: con un forte senso della dignità e senza laceranti fratture sociali. Un elemento su cui val la pena di riflettere. Ma su questo aspetto avremo modo di soffermarci nel prossimo numero.
Antonino Regazzi

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