UNIONE ITALIANA LAVORATORI METALMECCANICI

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Periodico nazionale di informazione della Uilm
ANNO VII - N° 4  maggio 2002

Appunti da Barcellona

La giornata conclusiva del Congresso della UGT MCA è stata caratterizzata dagli interventi del leader del PSOE, Luis Rodriguez Zapatero, del segretario generale della UGT, Candido Mendez, e del segretario generale della UGT MCA, Manuel Fernandez Lopez, "Lito". Al centro del dibattito, la proclamazione dello sciopero generale per il 20 giugno, evitabile solo se il governo ritirerà la proposta di riforma del sussidio di disoccupazione, che verrebbe rivisto in senso restrittivo e subordinato strettamente all'assunzione di una serie di impegni vincolanti per il disoccupato. I sindacati parlano di attacco ai diritti. Oltre che il merito della riforma voluta dal governo, i sindacati criticano il metodo, essendo mancato un vero confronto, sostituito con un tentativo affrettato di consultazione senza vera possibilità di modificare le decisioni già assunte dal governo.
· L'intervento di Zapatero ha avuto grande risalto sulla stampa, che non ha invece dato molto spazio al Congresso in quanto tale.
Zapatero ha detto che il PSOE non proclama lo sciopero generale, ma comprende le ragioni della decisione dei sindacati e invita Aznar a smetterla con l'arroganza, a ritirare la riforma, "ingiusta e non solidale", e ad ascoltare i sindacati. Il PSOE, ha detto Zapatero, vuole vincere le elezioni per cambiare la politica sociale, mostrandosi molto ottimista in questo senso e descrivendo un centro-destra allo sbando, che si aliena componenti crescenti della società. I sindacalisti dell'internazionale della UGT MCA non mi pare nutrano la stessa convinzione manifestata dal segretario del PSOE.
Il giorno dopo, El Pais ha pubblicato un'ampia intervista con Zapatero, intitolata "Tutti gli Spagnoli vogliono la sicurezza, quale che sia il loro colore politico". Alla domanda sulla sua posizione rispetto allo sciopero generale, Zapatero ha risposto: "Sono i sindacati che convocano gli scioperi. Il partito socialista contrasterà questo progetto del governo dove gli compete, e cioè in Parlamento. La responsabilità dello sciopero è di chi lo provoca, non di chi lo indice. E cioè, di Josè Maria Aznar."
Il governo replica parlando di sciopero generale chiaramente politico, come si vede anche dal ritaglio del quotidiano La Vanguardia sopra riprodotto. Sprezzanti al proposito i titoli del quotidiano di destra ABC.
· L'intervento di Candido Mendez: ha criticato la campagna di colpevolizzazione del disoccupato che il governo sta mettendo in atto e ha rovesciato l'accusa di assistenzialismo nei confronti delle imprese, abbondantemente sussidiate. Molto polemico con Aznar, che "confonde la Spagna con sé stesso". Il dialogo sociale appare svuotato: per esempio, recentemente Aznar ha inviato una lettera ai sindacati, "inconsistente e pomposa" secondo Mendez, e ha subito provveduto a mandarla anche ai giornali. In chiusura del suo intervento, Candido Mendez ha domandato retoricamente se ci sia qualcuno che si fiderebbe di comprare un'auto usata da Aznar. Mendez è invece stato attento e diplomatico nei confronti delle Comisiones Obreras, insistendo sull'unità registrata sul tema della riforma del sussidio di disoccupazione e non tornando sulle divisioni dei mesi precedenti.
· L'intervento di Lito. Il segretario generale riconfermato della UGT MCA si è misurato sul problema dei rapporti con le CC.OO. Da un lato ha voluto ricordare che non c'è solo il sussidio di disoccupazione, ma anche altri temi, alcuni dei quali hanno visto la UGT contrastare il governo mentre le CC.OO. concludevano accordi come il Patto sulle Pensioni (aprile 2001). Questo anche per non ignorare la contestazione di cui era stato oggetto il primo giorno del Congresso il segretario generale dei metalmeccanici delle CC.OO., Ignacio Fernandez Toxo. Ma dall'altro lato Lito ha detto con forza di condividere l'unità ritrovata tra UGT e CC.OO., perché il sindacato "non può permettersi il lusso" di presentarsi diviso al confronto con il governo. Secondo Lito, la UGT ha dimostrato di essere in grado di affrontare i problemi della flessibilità: "la flessibilità non ci fa paura", ha detto, "ma deve trattarsi di flessibilità negoziata". Anche Lito ha denunciato la criminalizzazione in atto dei disoccupati, che la propaganda del governo assimila a fannulloni, così come gli immigrati vengono equiparati a delinquenti. Lito ha voluto commentare anche l'intervento di Zapatero, e chiarendo di non riferirsi personalmente al segretario del partito socialista, ha affermato che i dirigenti del PSOE devono lasciarsi alle spalle i complessi e fare un'opposizione chiara. Infine, Lito ha affrontato i problemi organizzativi che la riuscita dello sciopero pone, assicurando il massimo impegno della UGT MCA, dichiarazione accolta dagli applausi dei congressisti.
Il Congresso si è chiuso con il canto dell'Internazionale: tutti in piedi, molti a pugno chiuso.
I responsabili dei rapporti con le delegazioni estere ci hanno illustrato le criticità che dovranno essere affrontate per una buona riuscita dello sciopero, in particolare sensibilizzando i lavoratori occupati, affinché colgano l'importanza dello scontro che verte sul sussidio di disoccupazione, problema che non li tocca immediatamente, ma che avrà un impatto sull'insieme del mondo del lavoro spagnolo. Era dal 1994 che non si arrivava alla proclamazione dello sciopero generale.
La risoluzione finale del Congresso ci verrà inviata quanto prima.
Roberto Campo

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